Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
A 21 anni la Granfondo si sdoppia In sella anche Bradley Wiggins, premi al centesimo e al millesimo
TREVISO A 21 anni, la Granfondo Pinarello si rifà il look per i suoi 4mila iscritti, inserisce una crono e solca paesaggi ancora inesplorati per la corsa in bicicletta alla scoperta della Marca. «Abbiamo introdotto percorsi nuovi perché vogliamo che tutti si divertano – ha detto Fausto Pinarello -, premieremo i primi ma anche gli ultimi, il centesimo e il millesimo in memoria della maglia nera di papà Nani». Domenica 16 luglio alle 7.30 si parte da casa e a casa si torna: start e arrivo sono in piazza del Grano, a due passi dallo storico negozio Pinarello.
La prima novità è che quest’anno i percorsi saranno due: uno più corto e facile, con meno dislivelli, di 96 km, e uno più lungo e faticoso, con un dislivello di 2.500 metri e 147 km totali. Partono tutti insieme, gli atleti in gara, prendendo la Pontebbana (che sarà a lungo bloccata per il passaggio degli atleti) e superando Conegliano; poi, all’altezza di Ogliano, i più esperti procederanno verso Colle Umberto e il Cansiglio, mentre gli altri gireranno per Refrontolo e il Castello di Collalto. Per tutti, però, c’è la sfida del muro di Ca’ del Poggio.
In sella ci saranno anche Bradley Wiggins, ex ciclista su strada britannico (vincitore di un Tour de France, 5 ori olimpici e 8 titoli mondiali), i corridori del Team Sky Gianni Moscon ed Elia Viviani, Davide Cassani, dirigente sportivo e CT della nazionale italiana maschile di ciclismo su strada, e una buona rappresentanza orientale, dove il marchio è in espansione. Ma attenzione, si rinnova la Pina dei Gourmet, appuntamento dedicato a chi pedala ma con la meta del gusto, 30 km fra panorami e buona cucina, che parte alle 9.45 sempre da piazza del Grano. Ormai la Granfondo è entrata nelle corde e nel cuore della città: Comune, Regione e Provincia, istituzioni e cittadini la salutano come un momento di grande sport e memoria, con un abbraccio a Nani e Andrea. L’ultima notazione è sulla sicurezza. Il dorsale dei corridori manderà un messaggio alle automobili chiedendo di rispettare la distanza di sicurezza di un metro e mezzo dal ciclista, con la scritta «rispettiamoci». (s.ma.)