Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ferie imposte, l’azienda sconfitta anche in appello
SUSEGANA Per attivare la causa si erano autotassati e ora la soddisfazione è completa. Circa 120 dipendenti della Electrolux di Susegana hanno ottenuto ragione anche dalla Corte d’Appello di Trieste, la quale ha rigettato il ricorso presentato dalla stessa azienda contro una sentenza del giudice monocratico di Pordenone Angelo Riccio Cobucci risalente al maggio dello scorso anno. Con il pronunciamento del 2016, Electrolux era stata condannata a versare ai lavoratori il corrispondente della retribuzione di alcune migliaia di ore di lavoro perché ritenuta responsabile di avere imposto pacchetti di giorni di ferie aggregandoli a periodi di cassa integrazione. La magistratura, in sostanza, ha riconosciuto che fra il 2012 ed il 2014 l’azienda aveva aggiunto arbitrariamente, all’insaputa sia degli interessati sia delle rappresentanze sindacali interne, giorni di ferie a periodi non lavorati per gli effetti dell’ammortizzatore sociale in vigore in quegli anni. La pratica era però stata smascherata ed era partita l’azione giudiziaria. Il giudice friulano aveva sentenziato che le ferie sono «momento che consente al lavoratore di reintegrare le proprie energie psico-fisiche» e che per questo «il datore deve fornire una comunicazione con un preavviso utile a consentirgli di organizzare in modo conveniente il riposo concesso». Così Electrolux aveva dovuto pagare alcune migliaia di ore, come se le ferie arbitrariamente applicate fossero stati giorni alla linea di produzione, il che significa, a spanne, cifre che vanno dai 600 ai 1500 euro per ciascun ricorrente, soldi che ora, grazie alla sentenza d’appello, sono certi di non dover restituire all’azienda. Ad assistere i lavoratori è stato l’avvocato Giacomo Summa, uno dei legali che si sta occupando della causa per il licenziamento di Augustin Breda.