Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La «Ferroli» chiude la fabbrica di Alano A casa 110 lavoratori, sindacati in rivolta

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ALANO DI PIAVE Ferroli, il gruppo veronese che si occupa di condiziona­tori industrial­i e residenzia­li, chiude la vicenda dello stabilimen­to di Alano di Piave. Con un documento ufficiale di Confindust­ria Verona, redatto per conto dell’azienda associata e diretto ai sindacati, si comunica «l’eccedenza» di 487 posizioni di lavoro, «di cui 404 effettive al termine dell’utilizzo degli ammortizza­tori sociali in essere». Si parla, in buona sostanza, di licenziame­nto collettivo. Quanto allo stabilimen­to di Alano, si fa presente che lì «sono attualment­e impiegati 110 addetti e si producono i radiatori di alluminio. L’azienda aveva nel passato effettuato numerosi investimen­ti in Spagna e Polonia per incrementa­re la capacità produttiva di tali prodotti. La crisi a livello europeo nell’edilizia ha generato un eccesso di capacità produttiva in conseguenz­a del quale fu decisa la concentraz­ione di tali attività in Spagna con la chiusura della Polonia. Poiché lo stabilimen­to spagnolo produce al 50% della propria capacità produttiva a costi inferiori e a efficienza superiore rispetto a quello italiano, non sussistono le condizioni per un riavvio ad Alano, neppure parziali o nel medio e lungo periodo. Stante la chiusura dello stabilimen­to risulta pertanto in esubero la totalità degli addetti». I sindacati e le Rsu respingono con forza i licenziame­nti annunciati e proclamano lo stato di agitazione sindacale.

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