Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Dietro il banco dal 1946 Una festa per Ines e Atalanta

- Nicola Zanetti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MOGLIANO «Noi avremmo continuato, questa è la nostra vita. Ma esigenze familiari e acciacchi ci hanno convinto che era il momento di smettere». Fino a qualche settimana fa Ines, 71 anni, piazzava ancora la sveglia alle 2 di notte per poi salire in furgone, essere al mercato ortofrutti­colo di Mestre alle 3 e comprare i prodotti da sfoggiare nel negozio. Ora la saracinesc­a è abbassata definitiva­mente.

Eppure la scena vista troppe volte nei centri cittadini della Marca ha un significat­o diverso per Ines e la sorella Atalanta, 83 anni. Qui la crisi non c’entra. Le sorelle Castagnoli la crisi l’hanno battuta, sono passate indenni attraverso la tempesta che ha travolto molti loro colleghi commercian­ti. Ad imporre lo stop è stato il tempo. Devi farci i conti, quando la tua avventura mette a referto come data d’inizio il 1946. Se esisteva un negozio degno di essere definito «un’istituzion­e» era proprio quello di Atalanta e Ines, titolari dell’ ortofrutta «Primizie e Delizie» di Mogliano, che il 30 giugno ha chiuso i battenti suscitando una profonda emozione in tutti i residenti. Gli stessi che stamane, dalle 9 alle 14, parteciper­anno alla festa d’addio organizzat­a dalle sorelle nello storico negozio di via Roma. Un ultimo saluto con gli occhi lucidi, perché tanti in questi giorni hanno espresso tristezza e malinconia nel veder svuotare gli scaffali. Settant’anni di lavoro non si cancellano in fretta. «Ci abbiamo messo amore e passione, e la gente l’ha sempre apprezzato», racconta Ines.

Quando tutto ebbe inizio, lei era appena nata. In piena guerra, dopo una fuga dall’Istria per scappare dall’orrore delle foibe, mamma Elena giunse a Mogliano con sei bocche da sfamare, seguita poco dopo da papà Guido, milite di confine. Molti mestieri per sopravvive­re alla fine del conflitto, poi l’idea venne proprio ad alcuni dei figli: Giancarlo e le sorelle Rosanna e Atalanta (che aveva appena 8 anni) si recarono in corriera al mercato ortofrutti­colo di Mestre, tornando a casa con tre cassette di merce che piazzarono in centro come ambulanti. Da allora, ogni giorno, pure a piedi o in bici, il tragitto rimase lo stesso, finché il baracchino diventò un’attività vera e propria, un negozio, nel quale Ines iniziò a lavorare a 10 anni. Senza fermarsi più. Lei e Atalanta sono rimaste al timone per decenni, dando vita alla classica bottega di prossimità. Un simbolo scomparso, quasi sempre fagocitato dalla grande distribuzi­one e dalla crisi.

Non per le sorelle Castagnoli, che si sono arrese solo alla mancanza di ricambio generazion­ale, ed ogni giorno da sempre hanno registrato un costante viavai di clienti. «C’era un rapporto familiare», spiega Ines. Due nonne per i moglianesi. E ora nonne a tempo pieno. «Ci godremo nipoti e pronipoti, passeggere­mo in centro. Ma prima dobbiamo toglierci qualche automatism­o. La sveglia suona ancora alle 2 di notte. Sapete, la forza dell’abitudine».

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Un negozio d’altri tempi Le sorelle Castagnoli nella loro rivendita di ortofrutta

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