Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Dietro il banco dal 1946 Una festa per Ines e Atalanta
MOGLIANO «Noi avremmo continuato, questa è la nostra vita. Ma esigenze familiari e acciacchi ci hanno convinto che era il momento di smettere». Fino a qualche settimana fa Ines, 71 anni, piazzava ancora la sveglia alle 2 di notte per poi salire in furgone, essere al mercato ortofrutticolo di Mestre alle 3 e comprare i prodotti da sfoggiare nel negozio. Ora la saracinesca è abbassata definitivamente.
Eppure la scena vista troppe volte nei centri cittadini della Marca ha un significato diverso per Ines e la sorella Atalanta, 83 anni. Qui la crisi non c’entra. Le sorelle Castagnoli la crisi l’hanno battuta, sono passate indenni attraverso la tempesta che ha travolto molti loro colleghi commercianti. Ad imporre lo stop è stato il tempo. Devi farci i conti, quando la tua avventura mette a referto come data d’inizio il 1946. Se esisteva un negozio degno di essere definito «un’istituzione» era proprio quello di Atalanta e Ines, titolari dell’ ortofrutta «Primizie e Delizie» di Mogliano, che il 30 giugno ha chiuso i battenti suscitando una profonda emozione in tutti i residenti. Gli stessi che stamane, dalle 9 alle 14, parteciperanno alla festa d’addio organizzata dalle sorelle nello storico negozio di via Roma. Un ultimo saluto con gli occhi lucidi, perché tanti in questi giorni hanno espresso tristezza e malinconia nel veder svuotare gli scaffali. Settant’anni di lavoro non si cancellano in fretta. «Ci abbiamo messo amore e passione, e la gente l’ha sempre apprezzato», racconta Ines.
Quando tutto ebbe inizio, lei era appena nata. In piena guerra, dopo una fuga dall’Istria per scappare dall’orrore delle foibe, mamma Elena giunse a Mogliano con sei bocche da sfamare, seguita poco dopo da papà Guido, milite di confine. Molti mestieri per sopravvivere alla fine del conflitto, poi l’idea venne proprio ad alcuni dei figli: Giancarlo e le sorelle Rosanna e Atalanta (che aveva appena 8 anni) si recarono in corriera al mercato ortofrutticolo di Mestre, tornando a casa con tre cassette di merce che piazzarono in centro come ambulanti. Da allora, ogni giorno, pure a piedi o in bici, il tragitto rimase lo stesso, finché il baracchino diventò un’attività vera e propria, un negozio, nel quale Ines iniziò a lavorare a 10 anni. Senza fermarsi più. Lei e Atalanta sono rimaste al timone per decenni, dando vita alla classica bottega di prossimità. Un simbolo scomparso, quasi sempre fagocitato dalla grande distribuzione e dalla crisi.
Non per le sorelle Castagnoli, che si sono arrese solo alla mancanza di ricambio generazionale, ed ogni giorno da sempre hanno registrato un costante viavai di clienti. «C’era un rapporto familiare», spiega Ines. Due nonne per i moglianesi. E ora nonne a tempo pieno. «Ci godremo nipoti e pronipoti, passeggeremo in centro. Ma prima dobbiamo toglierci qualche automatismo. La sveglia suona ancora alle 2 di notte. Sapete, la forza dell’abitudine».