Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Assume un meccanico mentre utilizza la Cig Processo alla titolare
SUSEGANA L’officina va in crisi, in modo così serio che la titolare deve mettere i dipendenti in cassa integrazione. Ma poco dopo ne assume un altro, che era da poco andato in pensione. Non poteva farlo e per questo l’amministratrice, L.B. di 43 anni, è finita a processo con l’accusa di avere indebitamente percepito erogazioni ai danni dello Stato, perché avrebbe per l’appunto beneficiato in maniera illecita della Cig che le era stata concessa per lo stato di crisi dell’azienda.
I fatti risalgono al 2013 e vedono protagonista una piccola officina specializzata nel cambio pneumatici che ha sede a Colfosco di Susegana. Gli affari cominciano a non andare bene e la titolare, 43 anni, si trova costretta a chiedere aiuto. Ottiene la cassa integrazione per una parte dei meccanici che, quindi, restano a casa. Nel frattempo prova a mandare avanti l’attività con le poche forze rimaste. Ma, a un certo punto, fa una nuova assunzione: un meccanico che era da poco andato in pensione e che viene quindi reinserito in organico. E qui scatta il reato, perché usufruendo delle erogazioni statali per la cassa integrazione, la ditta non avrebbe potuto assumere nuovo personale ma, caso mai, avrebbe dovuto dare precedenza a quello rimasto a casa.
La 43enne, difesa dall’avvocato Mattia Basso, però si difende: «E’ stato un errore in buona fede, io mi sono affidata alla Confartigianato. Ho chiesto se potevo farlo, loro sapevano che avevo gli operai in Cig, perché erano stati loro a seguire tutte le mie pratiche». Quell’assunzione, sarebbe inoltre stata fondamentale per far proseguire l’attività, perché tutti clienti chiedevano di quel meccanico, che era andato in pensione, ma che per tutti era il più bravo: «Rischiavo di perderli, per questo ho pensato di riassumerlo». (m.cit.) LORIA Ladri in azione alla Termoidraulica Sbrissa di via delle Fosse a Loria, nella notte tra giovedì e venerdì. Per entrare nell’azienda, i malviventi hanno forzato il portoncino d’ingresso. Una volta all’interno hanno fatto razzia di materiali, cercando quelli di maggiore valore tra cavi di rame ed elettrici e macchinari vari, che hanno probabilmente caricato su un furgone. Ad accorgersi del furto sono stati i titolari, venerdì mattina, all’arrivo in azienda. Ancora in fase di quantificazione il bottino finito in mano ai malviventi, che sarebbe però ingente. Sul furto indagano i carabinieri. MOGLIANO Ha cercato di uscire dal supermercato Lidl di via Torni a Mogliano con una spesa di 200 euro, completa di vari generi alimentari. Senza pagarla. Ma è stato scoperto dal personale del negozio che lo ha bloccato. Per questo A.A., 22enne tunisino con precedenti di polizia, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di furto aggravato. Ieri mattina il giovane, assistito dall’avvocato Maria Grazia Stocco, è comparso davanti al giudice che, dopo averne convalidato l’arresto, ne ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, fino alla data del processo per direttissima, fissato per il 27 luglio.