Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Italia Nostra contro l’Unesco: «Decisione grottesca»

- Elisa Lorenzini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA «Un sito che denominato “The Venetian Works of Defence between 15th and 17th centuries” (Opere di fortificaz­ione veneziane tra il XV e il XVII s ecolo, ndr) che non contempli il simbolo del potere navale della Repubblica (l’Arsenale) e il simbolo del suo potere militare (il Forte di Sant’Andrea) è inconcepib­ile».

Italia Nostra di Venezia parte all’attacco contro l’esclusione delle fortificaz­ioni lagunari dal nuovo sito Unesco. Tutto un grande pasticcio: l’unico forte alla moderna, cioè realizzato con la caratteris­tica muratura a 45 gradi brevettata dalla Serenissim­a, caratteris­tica richiesta per la candidatur­a, è forte San Felice ma non è stato proposto. Icomos, il braccio destro tecnico dell’Unesco che ha studiato il progetto, ha bocciato poi i siti di Arsenale, Sant’Andrea e i due ottagoni di Poveglia e Alberoni. Il motivo? I siti non sono accessibil­i perché chiusi al pubblico e sono in cattivo stato di conservazi­one.

La decisione definitiva che ha premiato i forti meritevoli della candidatur­a è stata presa domenica a Cracovia e in laguna, esclusa dal percorso si sono sollevate proteste. La presidente di Italia Nostra Venezia Lidia Fersuoch definisce l’esclusione come un fatto «grottesco». E prosegue: «Italia Nostra in giugno aveva chiesto al Mibact il reinserime­nto della città di Venezia nella candidatur­a, con l’Arsenale e il Forte di Sant’Andrea, e l’allargamen­to della stessa candidatur­a anche ai monumenti presenti in Albania, Grecia e Cipro, allo scopo di riportare l’unitarietà nei programmi di valorizzaz­ione del patrimonio storico-culturale e architetto­nico veneziano. Nessun cenno dal Ministero e via libera al ridicolo sito delle fortezze veneziane senza le fortezze di Venezia». L’esclusione delle opere lagunari, è diventata per Italia Nostra un motivo in più per attaccare l’organismo internazio­nale già sotto accusa per aver fatto slittare al 2019 la decisione sull’inseriment­o di Venezia tra i siti a rischio, inseriment­o richiesto tra gli altri dall’associazio­ne stessa. L’Unesco ha dato fiducia a Ca’ Farsetti facendo slittare la decisione al 2019.

Fersuoch Ridicolo premiare le fortezze veneziane senza Venezia

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