Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Bimba di due anni annegata: mamma indagata per abbandono
VERONA Il giorno dopo la tragedia il pubblico ministero di Verona Giovanni Pietro Pascucci ha indagato per abbandono di minore la madre della bambina romena di due anni annegata lunedì nella piscina di casa, a Menà di Castagnaro. Un atto dovuto, per fare chiarezza su quanto avvenuto.
Secondo una prima ricostruzione la donna, Larisa, avrebbe lasciato sola la primogenita per accudire la figlia più piccola di cinque mesi ed è in quel breve lasso di tempo si è consumata la tragedia. Lucia Madalina Kifor, questo il nome della bimba deceduta, era nella piscina che il padre aveva montato nel piazzale davanti casa, con l’acqua che le arrivava a sessanta centimetri. La madre è entrata in casa per cambiare la figlia più piccola e e quando è riuscita ha trovato Madalina già morta: il suo piccolo corpicino era riverso nell’acqua e galleggiava. «Sembrava dormisse, assomigliava ad una bambolina» raccontano i testimoni. Il papà, muratore, l’ha portata fuori dall’acqua e in preda alla disperazione ha provato a scuoterla. Subito è scattata la richiesta di aiuto al Suem 118 che ha fatto alzare in volo l’elicottero ma purtroppo i tentativi dei paramedici di rianimarla, durati per circa un’ora, si sono rivelati inutili. Niente da fare per quella «bambolina» che era considerata la mascotte della comunità romena che abita nella Bassa.
Una tragedia, questa, che ora la procura scaligera vuole chiarire. Procura che ha disposto l’autopsia sul corpo della piccola, conferendo l’incarico all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Verona. Nel frattempo i carabinieri della compagnia di Legnago stanno analizzando la documentazione raccolta con i rilievi compiuti sia sulla piscina sia nell’abitazione di Menà di Castagnaro immersa nel verde.