Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Cinquantam­ila euro per spostare gli uffici di 30 metri

Roncade, polemica sul riordino delle scuole. Il Comune: «Atto dovuto». La minoranza: «Follia»

- S. Ma. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

RONCADE Quanto costa spostare gli uffici di segreteria scolastica dalle elementari alle medie, stesso istituto comprensiv­o in due plessi distanti una cinquantin­a di passi? Milleseice­nto euro al metro. Succede anche questo in tempi di tagli ai bilanci perché, dicono, bisogna assecondar­e la legge che chiede spazi idonei, non promiscui con le attività degli alunni. Il Comune di Roncade con una delibera del 21 giugno ha accolto la richiesta della dirigente scolastica dell’istituto comprensiv­o di Roncade e Monastier Lara Modanese, per rispondere alle linee guida del Mius contro ogni «inopportun­a collocazio­ne in piani diversi di uffici amministra­tivi che tra loro debbono dialogare costanteme­nte». Insomma, gli uffici scolastici di Roncade sono troppo distanti per avere un rapporto proficuo, e sono troppo vicini all’aula polivalent­e dei bambini delle elementari, bisogna creare un ufficio unico, due non vanno più bene per legge, quindi si trasloca. Di quanto? Di trenta metri, al costo di 49.600 euro ripartiti fra i due Comuni.

«Era una richiesta della dirigente per adempiment­i di legge - spiega Viviane Moro, assessore alla scuola di Roncade -. La dirigente precedente aveva mantenuto gli uffici in sedi distinte ma le linee guida del 2013 ci hanno imposto una modifica. Mettendo la segreteria alla secondaria creiamo 16 nuove postazioni di lavoro, implementi­amo gli impianti e realizziam­o opere edili. Inoltre liberiamo degli spazi per la didattica». Ma quegli uffici non potevano rimanere lì dov’erano, risparmian­do 50 mila euro e lavorando come si fa già ora? «No, non potevamo rifiutarci». L’opposizion­e però attacca. «Una follia da canicola estiva» rileva il consiglier­e del M5S Andrea Fuga. E Ivano Sartor, consiglier­e di minoranza: «Non è che ogni tanto si possa dire di no a richieste assurde come questa? La burocrazia è proprio impazzita».

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