Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Botte e bastonate per un debito di 10 euro

Spedizione di padre, madre e figlio contro due fratelli: a processo tutti e cinque

- Milvana Citter © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MARENO DI PIAVE Un prestito non restituito tra amici di vecchia data. I rancori che pian piano aumentano fino a diventare insopporta­bili, e la rabbia che esplode improvvisa con una vera e propria spedizione punitiva a casa dei debitori e una lite nella quale tutti picchiano tutti. Il tutto per 10 euro. A tanto ammontava, infatti, il debito all’origine del pestaggio che ha coinvolto due nuclei familiari: da una parte padre di 57 anni, madre di 53 e figlio 35enne di Conegliano; dall’altra due fratelli di 42 e 41 anni di Mareno di Piave. I primi in qualità di creditori e i secondi di debitori. Anche se poi, alla fine, alla sbarra sono finiti tutti e cinque, accusati a vario titolo di lesioni aggravate e violazione di domicilio. E ieri, davanti al gup Bruno Casciarri la famiglia ha deciso di chiudere la partita: i tre, difesi dall’avvocato Roberta Canal, hanno patteggiat­o una pena di 10 mesi e 20 giorni di reclusione ciascuno. I due fratelli, invece, difesi dall’avvocato Barbara Camerin hanno scelto di andare a processo: «Per dimostrare che siamo vittime, siamo stati picchiati e ci siamo solo difesi».

A portarli davanti al giudice, un parapiglia generale scoppiato per quei 10 euro che i due fratelli non avrebbero restituito, nei tempi previsti, alla 53enne e ai suoi familiari. Per questo, secondo quanto contesta loro la procura, l’intera famiglia il 18 gennaio 2015 è partita alla volta di Mareno di Piave e una volta raggiunta l’abitazione dei debitori avrebbe preteso la restituzio­ne dei soldi, lanciando alcuni sassi contro di loro. I due fratelli, però, capita la mala parata si erano barricati in casa. A quel punto padre e figlio hanno sfondato la porta a calci, e tutti e tre sono entrati nell’abitazione dove si è scatenata la rissa. Botte da orbi, calci e pugni da ogni parte con il 57enne che avrebbe utilizzato anche un bastone, con il quale avrebbe fratturato la mano destra al 41enne minacciand­olo: «Non è finita qui». I fratelli si sono comunque difesi restituend­o calci e pugni, fino a rompere un dente al 35enne e a provocare una distorsion­e alla madre. A gennaio inizierà il processo ai due fratelli.

L’assalto a casa I tre hanno sfondato la porta menando anche bastonate. I debitori hanno subito reagito La sentenza Gli aggressori hanno patteggiat­o 10 mesi ciascuno, i fratelli saranno processati

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In aula Gli aggrediti: «Ci siamo difesi»

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