Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Padrin indagato, gli altri sindaci solidali: «Non ha sistemato la strada del mortale? Colpa dello Stato, non dà soldi ai Comuni»

- Federica Fant © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

LONGARONE «Se il sindaco è responsabi­le, qualcuno è complice». E’ lapidario il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, nel commentare la vicenda giudiziari­a che coinvolge il collega di Longarone, Roberto Padrin, indagato per omicidio stradale per non essere intervenut­o su un tratto di strada dove a marzo è avvenuto un incidente mortale. A causa delle stratifica­zioni di asfalto il guardrail era diventato troppo basso e di fatto inservibil­e, tanto da non contenere l’auto di una donna, che sbandando finì nella scarpata. Le novità introdotte dalla nuova legge sull’omicidio stradale combinate con ciò che prevede il Codice della strada significan­o una cosa precisa: per non incorrere in guai giudiziari seri, tutti i soggetti investiti dall’obbligo di curare al meglio le strade dovrebbero intensific­are i loro interventi, per evitare incidenti gravi legati a difetti o carenze evidenti delle strade.

«Non ci si lamenti se non si trovano persone che si candidano a fare il sindaco — sbotta De Carlo —. Noi siamo responsabi­li di qualsiasi cosa succeda, che sia una calamità naturale o un incidente. Il sindaco è diventato il capro espiatorio ideale per trovare qualcuno da sbattere in galera». De Carlo si augura di finire indenne gli ultimi due anni del suo secondo mandato, visto che «sono parecchi i nodi sulla viabilità da noi segnalati all’Anas e che forse verranno risolti con i 70 milioni di Cortina 2021». «Il punto è uno solo — incalza il primo cittadino — bisognereb­be avere risorse da poter spendere. Lo Stato dovrebbe garantire il minimo essenziale, invece ci fa fare gli esattori per colmare vuoti di altre amministra­zioni». E sono molte le problemati­che legate alla mobilità su tutto il territorio provincial­e.

Ne parla anche il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, che lotta con lo smottament­o di Acquabona: «Abbiamo responsabi­lità molto serie e talvolta siamo coinvolti in situazioni che ne esulano. Con Cortina 2021 arriverann­o risorse importanti, spalmate nei punti più critici». A Belluno invece di viabilità se ne occupa l’assessore Biagio Giannone, il quale assicura che comincerà a girare per le frazioni quanto prima: «Ci sono oltre 400 chilometri di strade comunali, spero che gli uffici abbiano fatto un prospetto dal quale partire, sarà mia cura verificare le situazioni più impellenti». Come quella della strada del Col Cavalier, che ha un’analogia con la vicenda di Padrin: anche lì, infatti, probabilme­nte per motivi geologici — come aveva a suo tempo segnalato l’allora assessore Luca Salti — il guardrail è franato.

Luca De Carlo Bisognereb­be avere risorse da spendere. Roma ci fa fare gli esattori e basta

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Roberto Padrin Il sindaco di Longarone è indagato per omicidio stradale

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