Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Lir di Moretti Polegato supera il miliardo Utili in calo per Geox, cresce Diadora
TREVISO Messi insieme i tre business controllati dalla holding Lir Srl, cioè la cassaforte della famiglia Moretti Polegato, per la prima volta nel 2016 salgono sopra il miliardo toccando i 1.054 milioni di euro e il patrimonio netto scala fino a 969 milioni, cioè otto in più rispetto all’anno prima.
A frenare sono invece margini operativi e utile netto, trattenuti sotto i livelli dell’anno prima dalle performance dell’ammiraglia Geox, di cui Lir è proprietaria al 71%, la quale lo scorso anno ha portato a casa conti un po’ affannati pur a fronte di un fatturato in crescita del 3%, ed inducendo ad una riduzione di dividendo da 6 a 2 centesimi per azione.
Per il resto, il sistema della famiglia di Montebelluna mette in luce una liquidità anche questa sempre più vistosa, 384,7 milioni rispetto ai 371 del 2015 che, sottolinea il presidente, Mario Moretti Polegato, «ci consente oggi di poter continuare a osservare e valutare attentamente nuove opportunità d’investimento permettendoci una totale libertà e autonomia nell’operare le nostre scelte strategiche. Rispetto al bilancio di Lir, è stato premiato un approccio cauto agli investimenti in un contesto economico e finanziario nazionale e internazionale alquanto incerto». Il quadro della holding, dunque, è trainato in primo luogo da Geox, il cui capitale è per il 29% sotto forma di flottante in Borsa Italiana. Nel 2016 l’insegna del calzaturiero e dell’abbigliamento casual ha raggiunto un fatturato pari a 900,8 milioni di euro (contro gli 874 dell’esercizio precedente) con un Ebitda di 53 milioni ed una contrazione dell’utile da 10 a 2 milioni. Un effetto, era stato spiegato ai soci dal Consiglio di amministrazione, lo scorso 20 aprile, collegato a fenomeni come «l’ apprezzamento del dollaro sull’euro, la diminuzione delle vendite registrate nei negozi a gestione diretta e ad iniziative promozionali intraprese per stimolare gli acquisti dei consumatori finali in un contesto di mercato difficile». A questo si dovevano aggiungere oneri atipici per 5,3 milioni dovuti in larga misura ad una ristrutturazione interna e ad un contenzioso legale con il precedente distributore sul mercato cinese.
Per quanto riguarda il secondo asset industriale, Diadora, marchio dello sportsystem di Caerano San Marco presieduto da Enrico Moretti Polegato, è possibile solo segnalare un’altra brillante stagione con i numeri in crescita regolare. L’insegna, che Lir controlla integralmente, ha chiuso il 2016 con un fatturato consolidato pari a circa 266 milioni, con una quota di mercato nazionale del 60% che, in modo atipico per il settore, aumenta più rapidamente in Italia che all’estero, ed un margine operativo lordo pari ad una decina di milioni. Diadora, rilevata dalla famiglia nel 2009 dopo una stagione di poco felice controllo di Invicta, si appresta a festeggiare il 70° anniversario di fondazione dell’azienda in particolare con una collezione primavera/ estate 2018 ispirata al tennis e che riporta alla memoria gli anni Ottanta con i successi di campioni come Boris Becker, Björn Borg e Stefano Capriati ai cui piedi c’era immancabilmente la «y» orizzontale di Caerano.
Terza gamba della finanziaria Lir, infine, è quella immobiliare: Domicapital, anch’essa detenuta al 100%, opera nel settore dell’edilizia industriale e civile. Gli investimenti affrontati nel 2016 hanno raggiunto i 250 milioni.