Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
De’Longhi, Gracis prende il centro «Cerco uno bravo in area e fuori»
Il diesse: «La nuova squadra è fatta di gente che sa cosa vuol dire vincere»
TREVISO Esperienza e motivazioni. Sono gli ingredienti base della nuova De’Longhi allestita dal diesse Andrea Gracis e da coach Stefano Pillastrini. Un roster rivoluzionato rispetto alla scorsa stagione, con appena tre conferme. Per completare il puzzle ora manca solo un tassello: il centro straniero per la ciliegina sulla torta della squadra per la prossima stagione. Ne abbiamo parlato proprio con Gracis.
Direttore la nuova De’Longhi è quasi fatta. Qual è l’identikit dell’ultima pedina?
«Stiamo cercando un giocatore straniero da mettere sotto canestro con una doppia dimensionalità che gli permetta di giocare sia assieme ad Antonutti che con Bruttini. Quindi un lungo che sappia giocare bene dentro l’area, ma possa anche essere pericoloso fuori. Non sarà facile trovarlo, perché non ci sono molti giocatori con queste caratteristiche, ma stiamo sondando attentamente il mercato».
Meglio uno che conosca il campionato italiano?
«Questo sarebbe l’ideale, perché permetterebbe di accelerare il periodo di inserimento. Ma andrebbe molto bene anche se si trattasse di un giocatore con esperienza nei campionati europei. Però vediamo cosa riusciremo a trovare dal mercato, anche perché possiamo scegliere con calma, senza assillo».
La nuova De’Longhi è rivoluzionata nei nomi ma anche nella filosofia. Come mai?
«Abbiamo deciso di puntare su giocatori con esperienza e che sapessero cosa vuol dire vincere. Un concetto molto importante a cui accostare le motivazioni dei più giovani o meno esperti. Direi che proprio il mix di esperienza e motivazioni ci abbia spinto a costruire questo roster».
Avete optato per un reparto esterni di qualità per avere più punti nelle mani?
«In realtà abbiamo scelto di giocare con due play sempre in campo per migliorare la qualità del nostro gioco. Con Fantinelli e Imbrò dunque ci sarà varietà, ma anche lo stesso Sabatini ci sembra che possa convivere bene con l’uno e con l’altro. E poi ci sono giocatori come Musso che non ha bisogno di presentazioni e lo stesso Matteo Negri che mi auguro possa tornare sui suoi ottimi livelli dopo la stagione sfortunata dell’anno scorso».
Avete perso un gioiello come Moretti. Punterete anche su De Zardo?
«Lorenzo è reduce da un’annata dedicata agli infortuni prima il ginocchio e poi la clavicola. Ha grandissime emozioni, ma deve stare tranquillo e pensare a ritrovare il feeling con il campo e con il canestro. La prima parte della preparazione sarà importante per lui, visto che l’assenza di Negri che sarà ancora in fase di recupero, potrà dargli qualche chance in più».
Andrea Gracis Proprio il mix di esperienza e motivazioni ci ha spinto a costruire questo roster