Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Mose, danni da tangente A Mazzacurati sequestrati beni per 21,7 milioni
VENEZIA La Corte dei Conti ha disposto un maxisequestro da 21 milioni e 750mila euro nei confronti dell’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati. La partita è quella del Mose e delle tangenti che l’ingegnere pagò negli anni passati a politici e uomini dello Stato in cambio dei via libera necessari all’avanzamento dell’opera. Se sul piano penale Mazzacurati non ha ancora subìto alcuna condanna, ecco che su quello contabile le cose viaggiano su binari ben diversi e la procura ha ottenuto l’autorizzazione al sequestro conservativo dei suoi beni. Motivo: «I danni per le tangenti».