Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Almeno ci sia un fondo vittime per i raggirati»

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TREVISO C’è chi spera in un fondo statale di ristoro per chi ha perduto il proprio denaro nelle azioni delle ex popolari e chi su questo non ha alcuna fiducia e riconosce che il dire di no a tutte le proposte precedenti è stata una posizione perdente.

Le associazio­ni degli azionisti intreccian­o una sorta di sconforto a una ricerca di vie nuove che impedisca l’inerzia della rassegnazi­one dopo lo choc dell’operazione-Intesa. «Abbiamo incontrato parlamenta­ri del Pd, di M5s e anche rappresent­anti di governo – spiega Patrizio Miatello - e tutti ci hanno espresso la loro disponibil­ità nel cercare di creare, ormai nell’ambito della prossima legge finanziari­a, un “Fondo vittime” da reato societario degli amministra­tori bancari. Quello che è accaduto è una schifezza ma domani occorre continuare a dire a chi ha perso tutto che una speranza ancora c’è». Ad avere scarsa fiducia nella soluzione, però, è Francesco Celotto, vicepresid­ente dell’Associazio­ne soci banche popolari venete. «Un fondo a favore di azionisti non sarà mai concesso dall’Europa e non rimane che provare a insinuarsi nel passivo. Il no ad ogni proposta alla fine si è rivelata una scelta del tutto sterile». (g.f.)

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