Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Autonomia, nasce il comitato per «l’astensione»
VENEZIA Ci sono i comitati per il «Sì» (la Lega presenterà i suoi domani a Villa Franceschi, Mira, nel Pd la senatrice Simonetta Rubinato si sta muovendo già da tempo); ci sono i comitati per il «No» (sfidando il vento che soffia sul Veneto si sono accollati quest’arduo compito i dem Graziano Azzalin e Alessandro Naccarato); e ora nascono pure i comitati «per l’astensione» che certo per originalità battono tutti.
L’iniziativa, nata in vista del referendum sull’autonomia del 22 ottobre, sarà illustrata questa mattina in una conferenza stampa a Venezia. Il portavoce del comitato «Veneti per l’astensione», formato da un gruppo di giovani under 30 provenienti da varie esperienze dell’associazionismo,è un ricercatore universitario vicentino, Stefano Poggi: «Perché l’astensione? - spiega - Perché questo non è un referendum a favore o contro l’autonomia, ma un plebiscito, senza alcuna conseguenza pratica, a favore del governatore Luca Zaia, che avrebbe potuto invece invocare la clausola costituzionale introdotta dalla modifica dell’articolo V per avere maggiore autonomia». Una motivazione non poi così dissimile da quella già illustrata dal fronte del «No» orchestrato da Azzalin e Naccarato. E a proposito del Pd: sabato mattina, all’Hotel Crowne Plaza di Padova, si terrà la tanto attesa «conferenza programmatica» del partito chiamata a stabilire la linea da tenere in vista del 22 ottobre. Difficile che il segretario Alessandro Bisato riesca a far sintesi della tante, diverse sensibilità già emerse in questi mesi. Sono attesi consiglieri regionali, sindaci e parlamentari.