Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Erbacce, rifiuti e capannoni vuoti: il fantasma del fu parco commerciale
VILLORBA Il grande parco commerciale di Villorba oggi è il fantasma di quello che fu nel giorno della sua fastosa inaugurazione, nel 2003: le serrande abbassate, regnano erbacce e rifiuti, non c’è più anima viva, è un «buco nero» da 91 mila metri quadrati di capannoni inutilizzati. Sembra un secolo fa e sono passati solo 14 anni da quando quell’area gigantesca, fra il centro abitato di Fontane, Castrette e la Pontebbana, faceva bella mostra di sé richiamando migliaia di clienti ogni giorno. C’era uno degli ipermercati Panorama più grandi della provincia, circondato da negozi di abbigliamento, oggettistica, fai da te, da Trony a Pittarello, da Granbrico a Grancasa. Intorno, i piccoli negozi di paese faticavano non poco, schiacciati dal gigante.
Nel 2011 però la società che aveva creato il parco commerciale e lo gestiva, «Treviso 81», è fallita e uno alla volta se ne sono andati tutti; qualcuno ha tentato di resistere in affitto sotto lo stesso capannone riducendo gli oneri ma il «Willorba» era già al capolinea. Parcheggi sempre più vuoti, luci sempre più spente. Nel 2013 un nuovo centro commerciale con Panorama e altre insegne è stato aperto a qualche centinaio di metri di distanza, a Castrette, dall’altro lato della Statale 13, sorto sulle ceneri di un altro centro commerciale mai realmente avviato: è stato il colpo di grazia. L’ultimo a chiudere i battenti in via Pacinotti è stato Grancasa, a maggio, lasciando a casa i 24 dipendenti. È rimasta una cattedrale nel deserto, per usare una definizione abusata ma verificabile a occhio nudo, un vero e proprio monumento alla crisi.
Un’area a destinazione industriale e commerciale che nell’ultima campagna elettorale amministrativa è stata al centro del dibattito. Cosa farne, come rigenerarla? «Trasformiamola nella Gardaland dello sport», diceva il sindaco Serena. Un anno dopo, il progetto comincia a prendere forma. (s.ma.)