Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Lui la denuncia: «Mi ha sottratto la figlia» Lei si difende: «Senza soldi per tornare»
CESSALTO Doveva essere una normale vacanza nel Paese d’origine, poco più di un mese a casa dei genitori e poi il ritorno. Invece, per oltre quattro mesi, un padre non ha più saputo nulla della figlia di 3 anni, arrivando a denunciare la moglie per sottrazione di minore.
La vicenda, che risale al 2014, è approdata ieri in tribunale a Treviso dove la moglie, una trentenne di origine marocchina, è a processo per aver trattenuto all’estero la figlia senza il consenso dell’altro genitore. L’uomo, assistito dall’avvocato Erica Cividino, si è costituito parte civile. Era stato lui a denunciarla, nel novembre del 2014, perché la moglie, nonostante le sue continue richieste di rientrare, sarebbe rimasta in Marocco con la figlia, ospite dei suoi familiari. La donna, che si è separata dal marito e oggi vive a Milano con la figlia, difesa dall’avvocato Francesca Selvatici però si difende: «Lui ci ha mandato in Marocco con un biglietto di sola andata e poi è sparito. Non avevo i soldi per tornare».
Una vicenda che nasce in un rapporto matrimoniale complicato, come ha detto ieri il fratello dell’imputata, sentito come teste: «Tra loro le cose non sono mai andate bene, ma lei ha provato a resistere per la figlia. Lui le ha mandate da mia madre nel luglio del 2014 senza un soldo, per fare le vacanze. Poi non rispondeva più al telefono. Noi abbiamo dovuto pagare tutto per loro, ma lei è sposata e spetta a lui mantenerle». Ieri avrebbe dovuto essere sentita anche la madre della donna, ma per il giudice Leonardo Bianco è stato impossibile acquisire la sua testimonianza per le difficoltà con la lingua: sarà sentita alla prossima udienza con l’ausilio di un interprete. (m.cit.)