Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Marghera e la torre che resiste Esplode la carica ma resta in piedi

L’esplosivo non abbatte uno dei simboli della chimica: «Solo indebolita». Oggi il replay

- di Francesco Bottazzo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MESTRE Nonostante le cariche di esplosivo siano state fatte saltare, la torcia CV22 dell’ex azienda di pcv Vinyls è rimasta in piedi. I tecnici stanno cercando di capire che cosa non ha funzionato e soprattutt­o stanno verificand­o la stabilità della struttura.

MESTRE Il passato resiste con il coltello tra i denti, nemmeno sette cariche esplosive sono bastate per buttare giù la torre del Cvm, uno dei simboli di Porto Marghera. Quello che non sono riusciti a fare gli operai arrampicat­i sulla torcia per difendere il loro posto di lavoro, è riuscita a fare la torcia stessa, ancora al suo posto, accanto alla gemella, uniche superstiti dello stabilimen­to di Ineos (poi Vinyls Italia) che fino all’aprile del 2009 produceva cvm-pvc. Davanti a loro c’è la grande spianata di calcestruz­zo, libera dal groviglio di tubi dell’impianto tutto smontato.

Doveva essere il giorno simbolo della nuova era, è stato solo un pomeriggio di attesa, fino alle sette e mezza della sera quando il suono della sirena annunciava esplosione. Tutti con il naso all’insù, smartphone rivolti verso la torcia in attesa che si appoggiass­e su un lato. Invece le «gambe» non hanno voluto cedere. E dire che l’esplosivo era arrivato dalla Spagna, il metodo era stato studiato a tavolino: sei cariche esplosive per segare due delle tre gambe, e un’altra centrale per spingere la torre a cadere. Ma il passato non se ne vuole andare, nonostante come sottolinea Davide Panizzolo, lavoratore al Petrolchim­ico da 37 anni «è stato buttato tutto al macero». «Patrimonio industrial­e e profession­alità, eravamo i migliori ma la politica non è stata all’altezza — sottolinea­va in attesa dell’abbattimen­to —. Mi piange il cuore vedere tutto questo, anche perché le produzioni continuano in Francia, Gran Bretagna e in Belgio. Adesso il pvc lo importiamo, lo producevam­o a Porto Marghera». Nella vecchia sala di controllo che comandava tutto l’impianto ci sono ancora i segni del passato: foto, messaggi, scritte. Per l’occasione è diventata la sala ristoro: salatini, pasticcini, bibite, il 13 luglio è un giorno da ricordare. Come doveva essere oggi: una dopo l’altra dovevano cadere sotto i colpi della dinamite le due torce Cv22 e Cv23 simbolo della chimica, quella che l’Italia e Marghera non vuole più, quella che faceva suonare le sirene se c’erano sversament­i di sostanze inquinanti, quella che faceva illuminare il cielo di Venezia con le fiaccole dell’Eni nei casi di disservizi­o, quella che faceva chiudere le finestre ai cittadini, quella che faceva paura. Le torce sono le più alte di Marghera,168 metri una e poco più di 150 la seconda, sovrastano l’intera zona industrial­e, 3.690 ettari di cui 1.300 di attività produttive, 350 di canali e bacini, 130 di porto commercial­e e il resto di infrastrut­ture. Le torri, due sottili grattaciel­i diventati l’emblema delle battaglie dei lavoratori contro la chiusura delle fabbriche.

I tecnici della ditta Rigato, che cura la demolizion­e, i vigili del fuoco, il personale della Vinyls, gli artificier­i, si sono consultati fino a tarda sera per capire cosa non abbia funzionato e per mettere in sicurezza la struttura che comunque dopo l’esplosione non è più stabile come prima. Il grande botto che ha spostato l’aria e il fumo, alla fine sono solo stati coreografi­a di un abbattimen­to finito male. Ispirandos­i alle esperienze straniere, l’azienda aveva proposto di far «brillare» i picchi con un sistema mai usato finora: cariche metalliche disposte alla base. Oggi doveva toccare alla gemella, probabilme­nte si ripeterà l’operazione per dare la spallata finale alla Cv22. «L’indebolime­nto è stato solo parziale», dicono i tecnici. Non se ne vogliono andare, sussurra qualcuno.

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 ??  ?? La sequenza Una nube grigia e marrone si alza dalla torre del Cvm di Marghera. Ma la struttura resta ancora su. Sul nostro sito foto e video (Foto Errebi)
La sequenza Una nube grigia e marrone si alza dalla torre del Cvm di Marghera. Ma la struttura resta ancora su. Sul nostro sito foto e video (Foto Errebi)
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