Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Cittadella», Palaverde e velodromo A Treviso Nord l’universo dello sport
Il progetto di Mauro Benetton all’ex Panorama formerà un polo con le strutture esistenti
VILLORBA Non è stata scelta a caso, l’area dell’ex Panorama nella zona industriale di Villorba, per realizzare una Cittadella dello Sport con l’investimento di un fondo tedesco e dell’imprenditore Mauro Benetton, primogenito di Luciano.
Con una mappa di Treviso Nord sotto gli occhi, appare del tutto evidente che quella lungo la Pontebbana potrebbe diventare la più grande concentrazione di impianti sportivi della Regione, di respiro europeo.
Piani di azione diversi, con proprietari diversi e pratiche diverse, a ricomprendere tutto l’universo motorio. Tra Villorba a Spresiano, infatti, si troveranno la futura Cittadella dello Sport dell’ex Panorama (91 mila mq da riqualificare totalmente, riutilizzando l’esistente), il Palaverde, le nuove aree acquisite dall’amministrazione comunale di Villorba per la realizzazione di campi da rugby e atletica (altri 43 mila mq) e poi, scavallata l’autostrada, ecco le Bandie, la cava di Mosole con gli sport acquatici del Wake Park e delle piscine, ai quali si aggiungerà presto il velodromo, il grande «stadio» del ciclismo. Un polo di attrazione sportivo-turistica esteso su due comuni e a pochi chilometri dal capoluogo.
Nella zona commerciale di Villorba, abbandonata dopo il fallimento dei grandi spazi di vendita, nascerà un brand che collega l’attività fisica alla salute e al buon vivere, seguendo un filone di business che è una filosofia, oppure «brand da esportare in Italia e all’estero» per usare le parole del sindaco di Villorba, Marco Serena, nell’annunciare l’interesse espresso sull’ex parco commerciale, con risalto alle scelte «etiche» nel codice per gli appalti e a quello comportamentale. Ma siccome dietro c’è anche il business, la stima è che a regime possa dare occupazione ad almeno duecento persone. La Cittadella dello Sport targata Benetton dovrebbe ospitare sport di nicchia, all’interno di un «parco dei divertimenti» per provare esperienze altrimenti difficilmente replicabili.
Quello che manca nello sport, a Treviso e per almeno un centinaio di chilometri di raggio, si troverà lì: un percorso di attrazioni e uno spazio per campioni e per neofiti, per famiglie e ragazzi, per atleti e per chi vuole solo curiosare in un mondo ancora inesplorato di arrampicate, pattini, rimbalzi e molto altro.
Per il momento Mauro Benetton mantiene il riserbo sul maxi progetto, confermando l’interesse: i tempi hanno consentito di arrivare per ora a uno studio di fattibilità, con l’aiuto dei capitali di un fondo di investimento basato in Germania (dove questi parchi sportivi polifunzionali hanno un buon riscontro di pubblico), ma dopo l’estate progetti e documenti torneranno sul tavolo per avviare un percorso che sembra ormai già definito con l’amministrazione comunale.
Ieri mattina, infatti, il sindaco Serena ha incontrato nuovamente Benetton negli uffici del gruppo, in città, per quello che potrebbe essere solo l’inizio dell’accordo: oltre all’ex Panorama ci sono altri immobili analoghi, in stato di abbandono, nella zona industriale, tutti di potenziale interesse ed espansione.