Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Confcommercio: «I fondi disponibili vanno spesi bene»
Aeroporto, strade e servizi nuovi Le speranze per il dopo Mondiali
CORTINA D’AMPEZZO «Nel mio cuore, vorrei pensare ai primi collaudi per l’aeroporto già nell’estate del 2019». Parola di Bruno Zago, magnate trevigiano del cartone pronto a investire una decina di milioni di euro per riportare in vita l’ex aeroporto di Fiames. Se «creare una legacy», ovvero un’eredità da sfruttare per il futuro, è uno degli obiettivi che le istituzioni vorrebbero centrare grazie alle opere per i Mondiali del 2021, la «legacy» di Zago sarebbe la realizzazione di un approdo da 6 o 7 voli giornalieri per la clientela più abbiente.
«Stiamo lavorando per ottenere le autorizzazioni, abbiamo preparato un progetto di massima che parrebbe essere idoneo – spiega –. Nulla di ufficiale. Se l’Enac ci chiederà alcune modifiche, le faremo e poi valuteremo. Lo sforzo economico è consistente, spero che Comune, Regole e cortinesi ci diano una mano accogliendo bene la proposta». Il cronoprogramma di Zago è chiaro: «Vorrei che l’aeroporto fosse pronto nel 2020 per essere operativo per l’inizio dei Mondiali del 2021».
Per il presidente di Confcommercio Paolo Doglioni, è normale che il Mondiale lasci un’eredità, almeno di opere pubbliche. «Deve rimanere qualcosa, non si possono spendere soldi solo per la manifestazione – dice –. Occorre spendere bene le risorse disponibili, mi aspetto che rimanga qualcosa anche per il turismo». Il sindaco Gianpietro Ghedina è fiducioso: «Con la nomina del commissario che si occuperà degli aspetti sportivi del Mondiale, tutti i tasselli sono al posto giusto – commenta –. Abbiamo un nuovo presidente della Fondazione (dopo il dimissionario Riccardo Donadon, patron di H-Farm, ndr) e, dopo un anno di commissariamento, un sindaco. Gli obiettivi sono chiari e ci sono le risorse. Abbiamo gli elementi per fare bene».
Il Mondiale porterà con sé, probabilmente, la ferrovia Calalzo-Cortina-Alto Adige, ovvero il «Treno delle Dolomiti». I due tracciati in esame verranno presentati lunedì a Belluno dalla Regione Veneto: un piano prevede il passaggio per la valle del Boite, mentre l’altro progetto farebbe passare i convogli per Auronzo e la val d’Ansiei. (a.zuc.)
Le richieste Commercianti e albergatori chiedono che resti qualcosa in eredità al territorio