Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
PROFUGHI, SOPRALLUOGHI ALLA ROMAGNOLI
Padova, tre controlli in 10 giorni. Salvini: mi sdraio davanti. In Veneto altri 165 migranti
Lo scorso 3 luglio, dopo l’annuncio da parte del Viminale dell’arrivo previsto sulle coste italiane di altri 7mila migranti, polizia e vigili urbani hanno compiuto tre interventi alla Romagnoli. «Si tratta di sopralluoghi a scopo preventivo».
PADOVA «Nessuna ex caserma di Padova sarà utilizzata per accogliere i profughi. A cominciare dalla Romagnoli, che non è più nella disponibilità del ministero della Difesa: l’Agenzia del Demanio l’ha ceduta a Invimit (società immobiliare del dicastero dell’Economia, ndr), per riqualificarla e restituirla ai cittadini». Parole pronunciate proprio nella città del Santo il 7 giugno scorso dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Ma allora perchè dal 3 luglio, dopo l’annuncio da parte del Viminale dell’arrivo previsto sulle coste italiane di altri 7mila migranti (negli ultimi giorni ne sono approdati 6500), polizia e vigili urbani hanno compiuto tre interventi alla Romagnoli? «Si tratta di sopralluoghi a scopo preventivo, per capire quali siti potrebbero eventualmente essere utilizzabili, in caso di necessità, per l’accoglienza dei richiedenti asilo», fanno sapere dal ministero dell’Interno. «Nell’immediatezza non saranno inviati profughi in loco — assicura il senatore Giampiero Dalla Zuanna (Pd), in costante collegamento col Viminale — è ovvio che in un momento di emergenza come questo siano controllati tutti i luoghi papabili in caso di estremo bisogno».
In effetti oggi da Brindisi, Salerno e Vibo Valentia partono 165 migranti attesi per domani in Veneto, che si aggiungono ai 14.925 già presenti. Saranno distribuiti anche a Padova, le cui strutture di accoglienza sono già piene, come quelle del resto della regione. Ovvio allora che, mentre la prefettura di Venezia tra oggi e lunedì sposterà da Cona 34 profughi per far posto ai nuovi arrivi e conferma il ricorso anche alle tre palazzine di proprietà del Demanio a Portogruaro, nella città del Santo si stiano facendo gli stessi salti mortali per trovare ulteriori alloggi. A quanto pare definitivamente accantonata l’opzione ex caserma Prandina — sito in pieno centro storico la scorsa estate dotato di tende per il ricovero di 500 rifugiati —, ora si starebbe nuovamente prendendo in esame la Romagnoli. Benchè destinata ad altri usi, non essendo fatiscente ma ancora funzionale, in caso di mancanza di alternative potrebbe fungere da appoggio temporaneo per un gruppo di migranti da spostare altrove non appena fattibile. Nelle foto che pubblichiamo si scorgono chiaramente le auto della polizia locale davanti all’ex sito militare, ma non si vede portar via nessuno. Difficile dunque pensare a interventi legati alla presenza di barboni o clandestini. «Se davvero ci metteranno i profughi, verrò a sdraiarmi là davanti per impedirne l’accesso — annuncia Matteo Salvini, leader della Lega, già protagonista di una protesta in loco con Massimo Bitonci — dovranno portarmi via fisicamente».
Alta tensione a Verona. E’ finito con una denuncia contro ignoti l’assalto dei residenti di Trevenzuolo che, sotto l’egida di «Verona ai veronesi», il primo luglio hanno accolto 25 migranti ospitati in una casa di Roncolevà lanciando sassi contro l’auto del presidente della cooperativa responsabile, insultando il prefetto vicario e i profughi stessi.