Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Metal detector e ingressi limitati Festa blindata per il Redentore
Attese migliaia di persone, dopo i fatti di Torino previsti corridoi di sicurezza e vie di fuga
VENEZIA Numero chiuso, massimo 61 mila persone sulle rive più ambite, vie di fuga indicate da grandi pannelli con la scritta «exit», varchi con metal detector e controlli di polizia. Sarà una festa del Redentore blindata quella di stanotte in laguna. Alle 23.30 il via al magico spettacolo pirotecnico targato Parente Fireworks con 40 minuti ininterrotti di fuochi d’artificio - ispirati ai quattro elementi, terra, aria, acqua e fuoco - che si rifletteranno sulle acque del bacino di San Marco creando spettacolari riflessi e giochi di luce. L’attenzione, però, è puntata tutta sulla sicurezza.
Per la prima volta la città ha dovuto adottare misure molto stringenti in linea con le nuove direttive ministeriali successive ai fatti di Torino dove un petardo ha scatenato il panico nella piazza affollata con un bilancio di 1.500 feriti. Ed ecco che anche a Venezia d’ora in poi i grandi eventi dovranno seguire norme rigide: stanotte, la Notte Famosissima, sarà la prova generale di un grande piano di evacuazione. Il piano per la sicurezza di piazza San Marco scatta già dalla mattinata: verranno installati varchi con metal detector. Addio ingresso selvaggio sul Molo di San Marco per godere la magia dello spettacolo pirotecnico: solo i primi 16 mila potranno restare. Verranno divise in due aree delimitate da transenne e separate da un corridoio che in caso di necessità fungerà da via di fuga assieme a un secondo che corre lungo tutto il Molo e la riva dei Giardinetti. Altoparlanti in caso di necessità potranno dare le informazioni di emergenza. Chi non riesce a entrare in piazza non disperi, può tentare nelle aree, sempre delimitate, della riva degli Schiavoni dove sono previsti altri 24 mila posti. Aree delimitate, corridoi e contapersone ci saranno anche nelle altre due rive tanto amate dai veneziani nella notte dei fuochi: le Zattere e la Giudecca. Nella prima ci potranno stare in 6 mila, nella seconda in 14 mila.
I cartelli «exit» che indicano le vie di fuga sono comparsi già ieri pomeriggio. Uno stuolo di forze dell’ordine, impegnate nei controlli di polizia ai varchi, di steward per contare gli spettatori e fornire informazioni, di vigili urbani e di personale sanitario sarà impegnato a garantire la sicurezza. Già dalle 15 verranno creati i corridoi di sicurezza lungo il Molo, riva degli Schiavoni e dalle 20 chiuderanno riva dei Giardinetti e le callette laterali della salizada San Moisè. In giornata saranno allestiti anche punti di primo soccorso avanzato nei pontili dei vaporetti di Giardini e Zitelle, oltre a due vaporetti trasformati in pronto soccorso mobile. Saranno in azione sette idroambulanze, dieci squadre a piedi con defibrillatore nelle rive più affollate e coordinate dalla Centrale Operativa 118. E due ambulanze al Lido. Sono 80 i volontari della Protezione Civile al lavoro con 6 imbarcazioni.
Assieme alle misure di sicurezza scattano anche i divieti. Un’ordinanza comunale vieta dalle 19 di oggi la vendita di bevande e alimenti in contenitori di vetro, che non potranno neppure essere trasportati. La polizia locale all’occorrenza potrà istituire sensi unici in centro storico, dalle 12 di oggi potrà chiudere al traffico piazzale Roma e dalle 18 San Giuliano e Fusina. Già ieri ci sono stati problemi di traffico: la pioggia ha chiamato in città i turisti balneari di tutto il litorale e il risultato è stata la saturazione dei parcheggi di piazzale Roma dalle 11 del mattino e del Tronchetto dalle 15 tanto che tra le 15 e le 17 è stato necessario bloccare il ponte della Libertà. Molti parcheggi risultano poi già prenotati per la serata dei fuochi. Per stanotte sono previsti rinforzi di bus verso Mestre e di vaporetti oltre a treni speciali in partenza al termine dei fuochi: cinque per Mestre (con partenza alle 1.01, 1.10, 1.20, 1.50, 2.05), uno per Padova (2.10), uno per Treviso (2.45), uno per Vicenza (2.50).