Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Asolo si riprende la sua vista più bella
Via ai lavori di adeguamento della torre civica: dopo decenni il belvedere sarà riaperto al pubblico
ASOLO La torre civica di Asolo è un monumento prezioso, quei 126 gradini al suo interno consentono di raggiungere un punto panoramico incantevole su uno dei territori più ammirati e famosi della Marca.
È chiusa da decenni, nessuno ci è più salito ma in questi giorni sono iniziati i lavori di adeguamento alle normative di sicurezza e perciò tornerà a essere un’attrazione turistica, recuperando il suo antico splendore.
Il cantiere per il recupero della torre campanaria, reso possibile grazie ai fondi Fio alla fine degli anni Ottanta, si era risolto dieci anni fa con la rimozione dei ponteggi affinché l’edificio fosse di nuovo visibile, ma l’interno era ancora inaccessibile. Ieri l’amministrazione ha annunciato la ripresa dei lavori, che porteranno la torre a diventare uno spazio espositivo su due piani, con la possibilità di avvicinarsi anche al meccanismo di movimento dell’orologio; l’attrazione principale però sarà la cella campanaria, lì sulla cima. Il regalo al termine della scala sarà un belvedere che, nelle giornate più limpide, consentirà di scorgere anche la Laguna Veneta, i Colli Berici e gli Euganei, il Montello e la Pedemontana, le colline e le viti della Marca. E nel luogo che Carducci ribattezzò «la città dai cento orizzonti», potersi riappropriare di questa vista è molto importante.
«Un altro monumento sta per essere restituito ai cittadini e ai visitatori – ha annunciato il Sindaco Mauro Migliorini -, il rilancio turistico di Asolo avviene anche rendendo accessibile e visitabile il nostro patrimonio monumentale».
Parte fondamentale del castello della Regina Cornaro (nome a cui è associato dal 1489), la torre è di epoca medioevale: gli interventi di messa a norma previsti dall’amministrazione riguardano l’adeguamento dell’impianto antincendio, le vie di fuga, la messa in sicurezza dei parapetti, la nuova illuminazione e le luci di emergenza. (s.ma.)