Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Morte sulla strada ghiacciata, i tecnici: «Non serviva il sale»
FELTRE «Quel giorno, all’ora in cui sono passato per controllare se la strada fosse ghiacciata, la situazione era normale, non c’era particolare esigenza di spargimento di ghiaia nè di sale e proseguii il giro», lo ha riferito giovedì uno dei due dipendenti comunali che hanno testimoniato nel corso del processo per la morte di Walter Federico Biesuz, che il 7 gennaio 2011 era uscito di strada in via Sant’Anna, a Feltre, all’altezza del ponticello sul torrente Ligont, capovolgendosi con la sua Golf e finendo con la testa nell’acqua.
Quell’incidente ha portato in tribunale due dipendenti comunali e lo stesso Comune di Feltre, come responsabile civile. Si tratta dell’addetto allo spargimento Bruno Fontana (che era assunto da 5 giorni) e del responsabile delle manutenzioni Giuseppe D’Incau devono che devono rispondere di omicidio colposo. A Fontana si contesta il fatto di non aver predisposto lo spargimento di sale o di persona o attraverso un altro addetto, mentre D’Incau di non aver controllato che la salatura della carreggiata fosse effettuata regolarmente.
Secondo l’accusa, il comportamento dei due ha avuto come conseguenza che quel tratto di strada non fosse adeguato alla circolazione, per via dell’asfalto ghiacciato. Eppure le difese, gli avvocati Francesco Fontana e Luciano Licini, sono pronti a dimostrare che alle 7 l’asfalto non era ghiacciato ma quando poi è piovuto, poche ore dopo, il solo contatto con l’acqua formò sulla strada una lastra di ghiaccio.
Fra una settimana saranno ascoltati gli altri testimoni, mentre il 14 settembre saranno sentiti i periti delle varie parti.
Ieri entrambi i dipendenti del Comune, incaricati – per settori diversi della città della salautura e della ghiatura nei mesi invernali – hanno riferito al giudice che alle 7 di mattina non c’era ghiaccio sulla strada di via San’Anna. Tre ore più tardi, transitando per di là, uscì di strada perdendo la vita il 44enne Walter Biesuz. I carabinieri intervenuti sul posto rilevarono che alle 9.30 di quella mattina la sede stradale non era in ottime condizioni in riferimento alla scivolosità e, proprio per questo problema, la vittima aveva perso il controllo dell‘auto.