Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La vicenda
Il decreto Salva-banche è passato alla Camera tra le polemiche
Il capogruppo del Pd, Ettore Rosato, ha accusato gli imprenditori veneti di «essersi chiamati fuori» dalla partita della ricapitalizzazio ne
Secca la replica delle imprese: non toccava a noi andati in fumo con le svalutazioni, per Franceschi bisognava semplicemente «essere cerebrolesi. E occorre anche apprezzare il fatto che, visto l’accaduto, la classe imprenditrice veneta si sia limitata a civili manifestazioni senza compiere nulla di fastidioso per il sistema». Adesso, che gli istituti sono andati in mano ad una «signora banca come Intesa, le categorie produttive di questa regione non mancheranno di guardare al mondo del credito in modo del tutto nuovo». Anche Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Veneto, ha un messaggio per Rosato che, nella sua forma più linda, si può riassumere in questo modo. «Alla ricapitalizzazione non abbiamo girato la testa, l’abbiamo tenuta sulle spalle. Il capo dei deputati Pd si ricordi che il Veneto è una delle poche regioni a residuo fiscale positivo, se lo Stato ritiene di far la parte del magnanimo tenga presente che, per una volta, sta alimentando chi gli ha dato sempre da mangiare».
Nemmeno Mario Carraro, industriale spesso vicino alle aree politiche più progressiste, salva il pensiero di Rosato. «A meno di essere imprenditori della finanza non tocca alle imprese ricapitalizzare una banca. Le imprese – conclude – è al loro interno che devono concentrare gli investimenti».