Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Malbasa va a Piombino La De’ Longhi saluta il ragazzo cresciuto con lei
Sempre presente dalla rifondazione. «Grazie a tutti»
TREVISO Ci sono storie che solo lo sport sa regalare. In tempi dove le bandiere sono ormai sempre meno una moda, ci sono ancora giovani che credono nei progetti sportivi anche senza la certezza di ingaggi mostruosi o minutaggi da metà partita. Chiedere a Dorde Malbasa, la giovane ala 1995, che nel 2012 accettò di iniziare l’avventura con la neonata Treviso Basket: una società nuova, con il sogno di riportare la pallacanestro d’alto livello al Palaverde. Ma nel 2012 c’era da giocare e vincere soltanto il campionato di Promozione e la strada da percorrere era tutta in salita.
Treviso però vinse quel campionato, volò in serie B e poi in A2 Silver e infine in A2, vincendo tre regular season di fila. Cinque anni favolosi accomunati da un’unica presenza, quella proprio di Dorde Malbasa, leader della classifica delle presenze in maglia biancoblù (114 totali, 78 in A2 e 36 tra DNB e Promozione, con un totale di 336 punti di cui 162 in A2). «Lui dimostra che a volte più che il talento contano l’impegno e la voglia, quell’abnegazione ti permette di arrivare fin dove forse non avresti nemmeno immaginato», commenta il presidente di TVB, Paolo Vazzoler. «Un’attitudine esemplare che è stata per cinque anni in perfetta simbiosi con lo spirito di Treviso Basket, trasformandolo in un esempio ed un pilastro per la nostra breve storia. In bocca al lupo a un ragazzo che resterà per sempre uno di noi». In bocca al lupo. Già. Perché dopo cinque anni però, le strade di TVB e Dorde Malbasa si divideranno: un po’ per colpa dei regolamenti, soprattutto per la voglia del giocatore di vivere un’esperienza in prima linea a Piombino in serie B. «D’accordo con la società avevo deciso che sarebbe stato più utile per la mia carriera cercare una squadra che mi desse responsabilità e possibilità di giocare con continuità - racconta Dorde -. É arrivata questa chiamata di Piombino e sono contento della scelta che ho fatto. Ovviamente una parte di me è ancora e sarà per sempre legata a Treviso, finora ho sempre giocato qui e mi sembrerà strano farlo tra poco in un posto diverso. Grazie a tutti e ai fantastici tifosi di Treviso».
Per Malbasa quelli alla De’Longhi sono stati cinque anni di crescita, un master universitario del basket che ora proverà a sfruttare nel proseguo della propria carriera: «Il ritorno al Palaverde, mi sembrava un sogno, poter giocare lì in serie A. Forse solo adesso mi rendo conto di quanto incredibile sia stata questa storia e sono orgoglioso di quello che ho vissuto». E, anche se non serviva, ad accompagnare Malbasa a Piombino ci sono anche le referenze di coach Pillastrini: «Un ragazzo speciale: che fosse un allenamento, un garbage time, gli ultimi due secondi di un quarto o trenta minuti in campo, in qualsiasi situazione, per me è stato un piacere allenarlo, perché incarna il giocatore che mette la squadra di fronte alle esigenze individuali. Una risorsa straordinaria e un esempio per qualsiasi giovane giocatore di basket».
Recordman Sono 114 le presenze totali di Malbasa con la società di Treviso, dalla Promozione alla A2