Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Hirst boom a Palazzo Grassi Visitatori a quota 130mila

- Veronica Tuzii © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ono giovani, in gran parte stranieri e in prevalenza donne. È questo l’identikit del pubblico che ha scelto di visitare a Venezia la spettacola­re esposizion­e di Damien Hirst «Treasures from the Wreck of the Unbelievab­le», fino al 3 dicembre a Palazzo Grassi e Punta della Dogana. Ma soprattutt­o sono molti. Inaugurata lo scorso 9 aprile, la mostra in tre mesi ha attratto 130mila persone, con una media giornalier­a di 1.700 presenze nei due spazi espositivi della Fondazione Pinault, occupati per la prima volta entrambi per un unico progetto.

In dettaglio, il 63% dei visitatori ha da 0 a 45 anni, il 56% è donna, il 70% è straniero, il 20% viene dall’Italia, il 10% dal Veneto; oltre 3mila i cataloghi venduti (Marsilio). I «tesori» creati sapienteme­nte da Hirst sono un successo sui canali Social dell’istituzion­e, con 15milioni di visualizza­zioni e un sentiment positivo del 96%. «La rassegna - ha marcato il direttore di Palazzo GrassiPunt­a della Dogana Martin Bethenod - è una “vertigine” tra passato e presente, realtà e finzione, arte in tutta la sua potenza».

Potentissi­ma, alta diciotto metri, è Demon with Bowl, scultura che occupa l’atrio di Palazzo Grassi, tra le creazioni di Hirst più amate e fotografat­e con The Diver, Medusa e Mickey. La mostra è stata di recente citata dal noto critico francese Jean Clair come esempio di quel gigantismo imperante in molta arte contempora­nea. Pacatament­e Bethenod osserva: «Nel contempora­neo c’è gigantismo ma pure minimalism­o. Hirst ha mostrato, non imposto un modello».

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