Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Adiconsum: «Paghino i revisori dei conti»
VICENZA Far risarcire i risparmiatori di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca dai revisori dei conti, rispettivamente i colossi Kpmg e PricewaterhouseCoopers. È la nuova strategia di Adiconsum Veneto, l’associazione per la difesa dei consumatori della Cisl, presentata ieri a Vicenza dai presidenti regionale e provinciale Valter Rigobon e Mario Carollo e dagli avvocati Maurizio Guiducci e Paolo Nitti. Ad ascoltarli, all’hotel ViEst, tanti piccoli azionisti in cerca di un faro dopo l’ultima virata: il decreto legge del 25 giugno, approvato alla Camera e in attesa del via libera del Senato, che ha sancito il passaggio a Intesa Sanpaolo delle attività bancarie e la liquidazione coatta amministrativa per le due banche, con i crediti deteriorati passati alla Sga, società del Tesoro che li metterà sul mercato.
«Le due banche non ci sono più, quindi non ha più senso fare causa a loro – spiega Carollo –. La prima cosa da fare è la richiesta di ammissione al passivo della liquidazione. Ma l’altro percorso che proponiamo è quello di rivalersi presso gli unici soggetti che hanno la liquidità per ristorare gli azionisti, in primis quei 46mila che non hanno aderito alla transazione». Ovvero le società di revisione, come accaduto nel caso Parmalat. «Ex amministratori ed ex sindaci non potrebbero pagare migliaia di rimborsi – dice l’avvocato Nitti – mentre i revisori hanno bilanci due o tre volte maggiori di quelli delle ex popolari: Kpmg dichiara un utile di 25 miliardi di dollari. E quando c’era da fare chiarezza sul valore reale delle azioni non lo fecero, dando ai risparmiatori un’immagine distorta».