Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Mamma mia!», la verve degli Abba sul palco a Marostica

Massimo Romeo Piparo, regista dell’opera teatrale che porta in piazza degli Scacchi la musica degli Abba, si racconta: «Sono cresciuto con le canzoni della band svedese e le ho vestite con un ricca messa in scena. Nei bis il pubblico sarà protagonis­ta»

- Francesco Verni © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Il pubblico si cala perfettame­nte in questa atmosfera gioiosa di grande musica e grandi storie. Poi è ambientato su un’isola greca, l’atmosfera ideale delle vacanze». Il regista Massimo Romeo Piparo lo conferma: «Mamma mia!» è il musical dell’estate. Per la prima volta, a 17 anni dal debutto in Inghilterr­a, il musical con le canzoni degli Abba sarà portato in scena in Veneto, domani e sabato in piazza degli Scacchi a Marostica, Vicenza, all’interno del Marostica Summer Festival (ore 21.30, info www.marosticas­ummerfesti­val.it). Che cosa l’ha fatta innamorare di questo musical?

«Sono cresciuto con le canzoni degli Abba. Ho trovato subito fortissima l’idea che nel racconto di una storia inventata ad arte siano state incastonat­e perfettame­nte 23 canzoni, di cui almeno 18 hanno fatto la storia del pop. Siccome nei musical, la musica è la prima carta da giocare, il risultato non può che essere buono». L’adattament­o in italiano riguarderà solo i dialoghi o

anche le canzoni?

«Sia canzoni che dialoghi. L’hanno voluto gli autori inglesi per avere una versione in ogni lingua visto che al momento “Mamma mia!” è forse il musical più rappresent­ato al mondo. Devo dire che hanno avuto ragione, il lavoro di traduzione è venuto veramente bene: le canzoni raccontano la storia e avere i testi in italiano rende partecipe lo spettatore». Qual è il momento del musical che preferisce? «Il finale del primo atto è un gran bel momento di teatro: c’è una sequenza di 15 minuti tutta ballata e recitata, molto divertente».

La messa in scena sarà spettacola­re come per il suo “Jesus Christ Superstar” o più minimal?

«Proprio perché la versione originale inglese è molto minimal, ho pensato che fosse giusto restituire una versione più teatralmen­te ricca. Ci sarà un palco girevole, un grande ledwall che proietterà mare e isole greche. In più c’è uno spaccato di isoletta riprodotta sul palco, con tanto di vero pontile». Come è stato costruito il cast?

«È una storia molto femminile. Le protagonis­te sono una mamma e la figlia. Per loro ho preso la migliore nuova rivelazion­e, Eleonora Facchini, veramente brava e dolcissima, e Sabrina Marciano che ritengo la migliore interprete di musical in Italia. Tutti si aspettano grandi nomi e ho messo “in pasto alle donne” tre belli e bravi, molto conosciuti, come Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz». È vero che ci sarà un post spettacolo molto particolar­e?

«Abbiamo pensato ad un’appendice pop dove tutto il pubblico si può alzare in piedi, venire sotto il palco e ballare. Come bis concediamo un quarto d’ora di tutti i successi degli Abba, da “Mamma mia” a “Dancing queen” fino a “Waterloo” in lingua inglese». Il pubblico italiano ama sempre di più il musical?

«Il musical è sempre stato amato in Italia. Qui va fortissimo visto che è il Paese del melodramma e dell’opera. Ultimament­e il pubblico sta dando chiari segnali di competenza e sceglie solo quello di qualità». Ha diretto e curato tanti musical, quale le manca di più?

«Il mio primo amore fu “Il fantasma dell’opera”. Tengo duro fino a quando potrà diventare possibile».

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Lo show Un momento del musical «Mamma mia!», domani e sabato al Marostica Sumer Festival

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