Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Blitz dei Nas in sede: acquisiti bonifici a medici
Inchiesta sulle case farmaceutiche, i carabinieri prelevano documenti contabili. «Ma nessun indagato»
VERONA Farmaci e corruzione: approda anche alla Glaxo l’indagine «Domino» culminata ieri nella notifica di 4 avvisi di garanzia con le accuse di corruzione, induzione indebita a dare o promettere denaro o altre utilità, abuso d’ufficio, truffa e riciclaggio. La procura di Milano ha disposto 29 perquisizioni e 21 ordini di esibizione di documentazione eseguite nelle province di Milano, Monza e Brianza, Lecco, Varese, Vercelli, Piacenza, Bologna, Roma, Firenze, Latina, Palermo e, appunto, Verona. Al momento, stando a quanto filtra da fonti giudiziarie, nella città scaligera non si registrano indagati. Ma la Glaxo risulta comunque coinvolta nell’intervento su scala nazionale attuato dai Nas: nella sede di via Fleming, alla guida del capitano Marco Passarelli, i carabinieri si sono presentati (agendo sui delega dei pm meneghini) per acquisire a scopo probatorio una serie di documenti contabili. In particolare, al vaglio degli investigatori sono finiti alcuni (pare 7-8) bonifici destinati a medici e i cui importi ammonterebbero a 600-700 euro ciascuno. Sarà compito degli inquirenti, adesso, stabilire se si sia trattato di dazioni di denaro lecite e giustificate. Per ora, comunque, nessun esponente e di Glaxo risulta sotto accusa nell’ambito di un’inchiesta che sospetta concorsi pubblici pilotati per favorire l’assunzione di medici e paramedici per interessi personali. E poi soldi dalle case farmaceutiche in cambio di un aumento di prescrizioni. Un presunto sistema corruttivo con il finanziamento, da parte delle aziende, di convegni scientifici e attività di ricerca in realtà mai svolte.