Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
I cinesi comprano Quarella «Investiti oltre 30 milioni, salvi tutti i posti di lavoro»
VERONA Da martedì sera, Quarella, storica azienda veronese attiva nella produzione di conglomerati di marmo e di quarzo, è diventata ufficialmente cinese. Il closing dell’operazione ha sancito, infatti, la fine di un percorso avviato lo scorso settembre, quando con la formula dell’affitto d’azienda, la gestione della nota società che ha sede a Sant’Ambrogio di Valpolicella era passato alla newco «Qrgb», creata da una joint venture tra Rykadan Capital Limited e Best Cheer Stone Group. Un’operazione complessiva da quasi 30 milioni di euro che sancisce la totale acquisizione del marchio e dell’attività industriale da parte delle due società cinesi, ma che mantiene in Italia la produzione degli agglomerati che hanno reso famosa Quarella nel mondo e conferma quasi per intero le professionalità impiegate nei siti produttivi scaligeri. «La firma del closing — ha sottolineato Stefano Lupi, amministratore delegato di Qrbg — rappresenta un passaggio fondamentale per il rilancio di Quarella. Risolte le situazioni pregresse ora partiamo forti di una situazione societaria nuova, liberata da ogni debito e autofinanziata». La forza della nuova società è rappresentata dai due soci di riferimento. La newco Qrbg, infatti, appartiene alla società Rykadan Capital Limited, quotata nel listino principale della borsa di Hong Kong e proprietaria della società QStone da anni distributore del marchio Quarella in Cina, e Best Cheer Stone Group una delle più grandi multinazionali del settore della pietra naturale. L’obiettivo è quello di riportare Quarella ai fasti del recente passato, prima che la crisi finanziaria mettesse in grave difficoltà l’azienda: gli 80 milioni di fatturato che l’azienda riusciva a raggiungere, sono un obiettivo non impossibile per i prossimi anni, secondo il management. «In questi mesi — ha detto Lupi — si è tornati a generare flussi di cassa positivi e a riconsolidare le relazioni con i nostri clienti. Abbiamo solidi asset aziendali, non abbiamo perso quote di mercato e siamo pronti ad affrontare nuove sfide. Il nostro prodotto continua ad essere simbolo nel mondo della bellezza e dello stile di vita italiano». C’è un altro aspetto positivo da non sottovalutare: la Valpolicella continuerà ad essere il cuore produttivo dell’azienda. Per questo, oltre ad aver mantenuto quasi integralmente i numeri della forza lavoro, sono circa 170 oggi i dipendenti di Quarella, Qrbg cerca nuovi collaboratori, sia nell’area tecnica che in quella del management. «La Cina – ha precisato Lupi – è un mercato per noi in espansione. Stiamo guardando anche agli Stati Uniti, paese in cui Best Cheer Stone può contare su un’imponente rete distributiva. Al prossimo Marmomacc sapremo già illustrare i nostri investimenti per il futuro».