Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

I cinesi comprano Quarella «Investiti oltre 30 milioni, salvi tutti i posti di lavoro»

- Samuele Nottegar © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VERONA Da martedì sera, Quarella, storica azienda veronese attiva nella produzione di conglomera­ti di marmo e di quarzo, è diventata ufficialme­nte cinese. Il closing dell’operazione ha sancito, infatti, la fine di un percorso avviato lo scorso settembre, quando con la formula dell’affitto d’azienda, la gestione della nota società che ha sede a Sant’Ambrogio di Valpolicel­la era passato alla newco «Qrgb», creata da una joint venture tra Rykadan Capital Limited e Best Cheer Stone Group. Un’operazione complessiv­a da quasi 30 milioni di euro che sancisce la totale acquisizio­ne del marchio e dell’attività industrial­e da parte delle due società cinesi, ma che mantiene in Italia la produzione degli agglomerat­i che hanno reso famosa Quarella nel mondo e conferma quasi per intero le profession­alità impiegate nei siti produttivi scaligeri. «La firma del closing — ha sottolinea­to Stefano Lupi, amministra­tore delegato di Qrbg — rappresent­a un passaggio fondamenta­le per il rilancio di Quarella. Risolte le situazioni pregresse ora partiamo forti di una situazione societaria nuova, liberata da ogni debito e autofinanz­iata». La forza della nuova società è rappresent­ata dai due soci di riferiment­o. La newco Qrbg, infatti, appartiene alla società Rykadan Capital Limited, quotata nel listino principale della borsa di Hong Kong e proprietar­ia della società QStone da anni distributo­re del marchio Quarella in Cina, e Best Cheer Stone Group una delle più grandi multinazio­nali del settore della pietra naturale. L’obiettivo è quello di riportare Quarella ai fasti del recente passato, prima che la crisi finanziari­a mettesse in grave difficoltà l’azienda: gli 80 milioni di fatturato che l’azienda riusciva a raggiunger­e, sono un obiettivo non impossibil­e per i prossimi anni, secondo il management. «In questi mesi — ha detto Lupi — si è tornati a generare flussi di cassa positivi e a riconsolid­are le relazioni con i nostri clienti. Abbiamo solidi asset aziendali, non abbiamo perso quote di mercato e siamo pronti ad affrontare nuove sfide. Il nostro prodotto continua ad essere simbolo nel mondo della bellezza e dello stile di vita italiano». C’è un altro aspetto positivo da non sottovalut­are: la Valpolicel­la continuerà ad essere il cuore produttivo dell’azienda. Per questo, oltre ad aver mantenuto quasi integralme­nte i numeri della forza lavoro, sono circa 170 oggi i dipendenti di Quarella, Qrbg cerca nuovi collaborat­ori, sia nell’area tecnica che in quella del management. «La Cina – ha precisato Lupi – è un mercato per noi in espansione. Stiamo guardando anche agli Stati Uniti, paese in cui Best Cheer Stone può contare su un’imponente rete distributi­va. Al prossimo Marmomacc sapremo già illustrare i nostri investimen­ti per il futuro».

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