Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Gattino preso a calci: l’ira del web «Stesse torture per quei ragazzini»
Pioggia di insulti ai teppistelli (e ai loro genitori). L’Enpa Bassano farà scattare la denuncia in procura
TREVISO Il gattino preso a calci ed usato come palla da un gruppo di ragazzini trevigiani non ha potuto difendersi, ma ora sono in centinaia a farlo per lui: tanti sono infatti i messaggi di sdegno e condanna per la baby gang postati in rete. Purtroppo il caso di Frugolino non è isolato: ecco tutti i numeri delle violenze inflitte agli animali.
TREVISO Frugolino, il gattino usato come palla, preso ripetutamente a calci da alcuni ragazzini trevigiani che così lo hanno condannato a morte, non ha avuto alcuna possibilità di difendersi mentre veniva strattonato e fatto volare a pedate, a Volpago del Montello. Ma lo stanno facendo ora a suo nome centinaia di persone che hanno commentato la notizia sulla pagina Facebook del nostro giornale (la notizia ha superato le 17mila visualizzazioni).
Sono persone indignate, arrabbiate, o meglio furiose. Urlano il rispetto della vita, a partire dal piccolo frugoletto indifeso vittima del raccapricciante gioco-tortura che sono pronti a vendicare. Condannano la banda di teppistelli (e pure i loro genitori), sono pronti ad andarli a cercare per riservare loro lo stesso trattamento inferto al micio di due mesi. Se non peggio. E non mancano gli insulti.
Una pioggia di insulti: «stupidi bulli viziati e maleducati», «delinquenti e assassini», «psicopatici allevati da gente altrettanto malata», «schifosi», «bastardi», «inutili codardi». In diversi puntano il dito anche contro i loro genitori. «Vergognatevi dei vostri figli, immaginatevi che lo faranno a voi quando sarete vecchi indifesi - scrive Cinzia - : meritano oltre che la multa anche i lavori sociali nei posti più difficili per capire il vero significato della vita».
In molti si appellano alla giustizia «fai da te». «Trovateli e gli faremo passare noi la voglia», «dovrebbero essere presi a calci senza ritegno, esattamente quello che è mancato a loro nei confronti del micio», «spero che li prendano e li impicchino», «giuro che vi troverò e vi farò rimpiangere di essere nati».
Ma la giustizia, quella vera, seguirà un altro corso. Ad attivarla - con una denuncia che presto verrà presentata in procura - sarà l’Enpa di Bassano del Grappa a cui, una decina di giorni fa, era stato affidato il gattino martoriato. A strapparlo dalle grinfie della baby gang un 40enne che si trovava in zona per lavoro e che lo ha poi lasciato alle volontarie bassanesi. «Ero di passaggio a Volpago quando ho assistito in diretta ai maltrattamenti - ha raccontato il soccorritore di Frugolino - : ho inchiodato con l’auto, ho urlato contro quei ragazzini perché la smettessero di torturarlo e l’ho preso subito con me, portandolo fino a casa mia, al sicuro». Le cure amorevoli e la terapia farmacologica non sono però riuscite a salvare il gattino, morto domenica tra le convulsioni e atroci sofferenze. «Era molto debole e camminava a fatica spiega Flavia Garimanno, responsabile della sezione Enpa di Bassano del Grappa - , sembrava riprendersi di giorno in giorno, abbiamo sperato di salvarlo, ma poi c’è stata la ricaduta: troppo grave il danno neurologico causato dai violenti calci sferrati in testa».
Ora si vuole arrivare a chi, con tanta spudorata crudeltà, ha deciso per la sua vita. «C’è la volontà di risalire a quei bambini-ragazzini - fa sapere Garimanno che invita a segnalare i casi di maltrattamento - : faremo un sopralluogo per cercare di identificarli ma in ogni caso, identificati o no, presenteremo denuncia, probabilmente attraverso la sezione Enpa di Treviso, alle autorità competenti». In questo caso, se venisse confermato che si tratta di ragazzini, alla procura dei minori.
A voler andare a fondo anche il sindaco di Volpago del Montello, Paolo Guizzo: «Un gesto assolutamente da condannare - commenta - , vedrò di raccogliere informazioni ed elementi per arrivare ai responsabili».
Perchè Frugolino merita giustizia.
Il soccorritore Ho urlato contro il gruppetto, perché la smettesse di torturare in quel modo il micio e l’ho preso subito con me, portandolo a casa Il sindaco di Volpago Un gesto assolutamente da condannare, faremo in modo di risalire ai responsabili dei maltrattamenti al piccolo animale