Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

L’appello del campione: «Non cancellate la mia pista»

Castelfran­co, nei piani comunali l’impianto va dismesso. L’invito dell’ex azzurro: pensate ai ragazzi

- Renato Piva © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Passato di gloria L’anello rosso ha formato tanti ottimi atleti: «Ma serve anche a tantissimi amatori»

CASTELFRAN­CO VENETO («Non cancellate quella pista». Maurizio Bobbato, 38 anni, bronzo europeo degli ottocento nel 2007, giusto dieci anni fa, è passato dall’anello rosso di via Redipuglia. Quella pista, a pochi passi dalla piazza che è il cuore di Castelfran­co, è casa sua: lì si è formato, fino a diventare un campione. Ieri ci è tornato per fare delle foto e lanciare un appello al sindaco e alla giunta del suo paese: «Non cancellate la pista di atletica. Se non ci fosse stata, non avrei conosciuto e praticato l’atletica. Se la togliete, tanti ragazzi non sapranno cos’è l’atletica e non potranno praticarla».

L’anello rosso di via Redipuglia è una piaga lunga 400 metri. Il tartan è una pelle di serpente lacerata e abbandonat­a sopra il cemento della pista. E’ un impianto che già non c’è e che nei piani dell’amministra­zione non ci sarà più: il piano biennale del Comune per gli impianti sportivi prevede la cancellazi­one. La squadra di atletica, la Effetré un tempo carica di ottimi atleti e qualche campione vero, non esiste più. L’atletica castellana si è spostata nella vicina Vedelago, che una pista d’atletica ce l’ha, per quanto neppure quella sia una gemma. I municipi hanno ragionato in sinergia: un solo impianto per due paesi confinanti. Risultato: tutti di là e di qua più nessuno, con un bel requiem alla pista che fu di Bobbato: «Ma non ci sono passato solo io (si è ritirato nel 2015, ndr). Eravamo un bel gruppo quando ho iniziato, circa 25 anni fa. C’erano tanti bravi ragazzi e ragazze. Non tutti sono diventati campioni, ma avevamo buoni risultati, sia in campo regionale che nazionale».

L’elenco dei campioni di via Redipuglia esite. Per chi lo vuole ricordare citiamo Laura Gatto, campioness­a italiana del lungo; Devis Favaro, pluricampi­one italiano dei 110 a ostacoli; ottimi atleti del mezzofondo anche i fratelli Milani, Davio, Roberto e Andrea; per ultimo ma non ultimo Salvatore Bettiol: anche il bronzo della maratona alla coppa del Mondo di Seoul, da Volpago del Montello, è passato da qui. «E poi ci sono i tanti amatori, che d’inverno non avrebbero alternativ­a», ricorda Bobbato: «Recuperate la pista e affidatevi a esperti», scongiura.

«Ringrazio Maurizio e possiamo parlarne - dice il sindaco Marcon - ma devo fare i conti tra sentimento e portafogli». E’ dura, par di capire, ma vediamo che succede.

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Suolo lunare Maurizio Bobbato, ex azzurro degli Ottocento, sulla «sua»pista

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