Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«La Coppa d’Oro è un valore, le istituzioni la sostengano»
Casali: «L’organizzazione costa troppo ». Bottacin: «Non sborsiamo un euro»
BELLUNO «Per la Coppa d’Oro delle Dolomiti vanno create condizioni migliori: serve il sostegno delle istituzioni». Alessandro Casali è il presidente del gruppo «Meet», che organizza la gara di auto storiche che nel weekend ha portato a Cortina oltre 100 auto costruite prima degli anni ‘70, e a poche ore dalla chiusura della manifestazione di quest’anno prova a disegnare quella del prossimo anno.
«Meet» ha vinto il bando di Aci Belluno per l’organizzazione delle edizioni che vanno dal 2013 al 2017. «All’Aci di Belluno (che ha la proprietà del marchio dell’evento, Ndr) paghiamo 140 mila euro l’anno: una follia, al giorno d’oggi non regge – spiega Casali – Pensavo che la Coppa d’Oro delle Dolomiti avesse eco internazionale. Mi sbagliavo, abbiamo dovuto ricostruire. Alla fine, quest’anno abbiamo avuto un tripudio mediatico, dato che ci sono stati servizi del Tg1, del Tg5, di Studio Aperto e del Tg4 e che siamo stati seguiti anche da Rai Sport e Sky». Ora l’accordo tra Aci e «Meet» è in scadenza, e non si sa ancora quale sarà il futuro della corsa cortinese. L’Automobile Club di Belluno è commissariata, ma il commissario non è ancora stato nominato. Dovrà valutare se prorogare il contratto con «Meet» oppure pubblicare un nuovo bando. «Sono convinto che i risultati dicano che abbiamo fatto un buon lavoro», commenta Casali. Per il futuro, incalza, «la manifestazione dovrà essere finanziata in parte dagli iscritti, in parte dalle istituzioni e in parte dagli sponsor». Almeno per il prossimo anno, appare difficile la presenza di sponsor del settore automobilistico che non siano Audi: il marchio tedesco ha un’esclusiva di sponsorizzazione da 1 milione di euro, valido fino a novembre 2018, che impedisce iniziative di altri marchi. Per quanto riguarda i partner istituzionali, annota il presidente di «Meet», «la Regione da due anni respinge la richiesta di finanziamento riservata ai grandi eventi».
Risponde l’assessore regionale alla Specificità Gianpaolo Bottacin, che nelle scorse settimane, da ex presidente di Aci, aveva denunciato ritardi nei pagamenti da parte di «Meet»: «Quando ero presidente la Regione non ha dato un centesimo per l’evento, eppure si è fatto lo stesso – attacca – La società ha vinto il bando con una determinata offerta, se non ce la fa è un problema suo. L’ipotesi di una proroga non esiste, Aci deve muoversi con trasparenza».