Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Referendum, Minniti apre Ma è bufera per gli spot sui siti di Regione e Usl
VENEZIA Referendum sull’autonomia, il ministro dell’Interno risponde alle ripetute richieste di collaborazione del governatore. Ma nelle stesse ore infuria la polemica sui dirigenti e sui dipendenti della Regione «arruolati».
Anche da Roma arriva uno stop al referendum separatista. Ieri il Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del consiglio di ministri ha scritto al governatore Luca Zaia (e per conoscenza anche al prefetto Carlo Boffi, che peraltro aveva già espresso tesi analoghe nei giorni scorsi), bocciando la consultazione che punta a dividere Venezia e Mestre in due Comuni. Il parere del governo è che in questo caso, essendo Venezia una Città metropolitana, prevalga la legge Delrio, che prevede la separazione solo su iniziativa del consiglio comunale e con il voto dell’intera ex provincia. La Regione invece ha applicato la sua legge 25 del 1992, che parte dal consiglio regionale e dà il voto ai soli residenti del Comune. «Si tratta di una consultazione priva di qualunque base normativa», afferma il sottosegretario Gianclaudio Bressa. Con queste premesse, qualora Zaia dovesse indire il referendum, arriverà subito il ricorso di Roma. (a. zo.)