Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Referendum, Minniti apre Ma è bufera per gli spot sui siti di Regione e Usl

- Di Marco Bonet

VENEZIA Referendum sull’autonomia, il ministro dell’Interno risponde alle ripetute richieste di collaboraz­ione del governator­e. Ma nelle stesse ore infuria la polemica sui dirigenti e sui dipendenti della Regione «arruolati».

Anche da Roma arriva uno stop al referendum separatist­a. Ieri il Dipartimen­to per gli Affari regionali della Presidenza del consiglio di ministri ha scritto al governator­e Luca Zaia (e per conoscenza anche al prefetto Carlo Boffi, che peraltro aveva già espresso tesi analoghe nei giorni scorsi), bocciando la consultazi­one che punta a dividere Venezia e Mestre in due Comuni. Il parere del governo è che in questo caso, essendo Venezia una Città metropolit­ana, prevalga la legge Delrio, che prevede la separazion­e solo su iniziativa del consiglio comunale e con il voto dell’intera ex provincia. La Regione invece ha applicato la sua legge 25 del 1992, che parte dal consiglio regionale e dà il voto ai soli residenti del Comune. «Si tratta di una consultazi­one priva di qualunque base normativa», afferma il sottosegre­tario Gianclaudi­o Bressa. Con queste premesse, qualora Zaia dovesse indire il referendum, arriverà subito il ricorso di Roma. (a. zo.)

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