Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il Bo e gli stipendi votati dagli studenti I professori si dividono
PADOVA Il nuovo regolamento del Bo, che prevede stipendi decisi anche dagli studenti, divide i professori. «È giusto». «No, è solamente una boutade».
hanno esperienza in materia di valutazione e non hanno un metro di paragone, per cui possono dare un 7 e un 8 per dire la stessa cosa. Gli utenti valutano anche in base alle loro attese implicite: all’inizio del corso serve un patto formativo con cui il docente annuncia quello che farà e che quindi sarà giusto valutare, altrimenti rischia di essere penalizzato da variabili che non controlla come un’aula inadeguata». Insomma, l’apertura agli studenti è solo il primo passo: «Chi ha definito questa linea politica ora deve indicare una modalità di attuazione e una forma di supporto ai docenti — prosegue Gubitta —. E poi bisogna sperimentare per evitare l’effetto boomerang: i ragazzi devono capire che l’Università si fida di loro e gli dà una responsabilità da non sprecare». Per Gubitta i vantaggi superano le controindicazioni: «Che qualche studente cerchi di fregare il docente e che qualche docente faccia l’opportunista è un pericolo astratto, insito in