Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Rinasce l’Abbazia che fu patria del Galateo
Nervesa: 1,8 milioni di euro per la seconda vita del convento tra storia e cibo
è entusiasta e annuncia che il progetto «sarà concluso entro marzo 2018». Il finanziatore, Ermenegildo Giusti, imprenditore di Nervesa emigrato in Canada dove ha creato un impero che lo colloca tra i più ricchi del paese, è radioso.
«Siamo riusciti a sconfiggere la burocrazia e chi cercava di fermarci, quando sarà ristrutturata l’Abbazia sarà stupenda da visitare».
Orgoglioso anche il progettista, l’architetto Armando Guizzo: «In pochi credevano nel progetto: era stato coinvolto anche Farinetti, che ha un terreno qui confinante, ma temeva per i costi di gestione».
A livello economico, va precisato che a Giusti, in cambio degli 1,8 milioni necessari al restauro, sarà concessa la gestione della struttura per 30 anni. Sarà uno spazio al quale si arriverà da una strada bianca – così, almeno, nei video di presentazione – alla fine della quale ci sarà una torre larga 3,5 metri e alta 11. Sarà quello il punto di ingresso, con accanto un negozio per prodotti del territorio come vino, olio, miele o castagne. Ed è sempre da lì che partirà il percorso archeologico, con tratti che mostrano le mura coperte dal vetro, un chiostro rallegrato da un tappeto di erba verde e dei panorami verso la pieve, giù a valle. In fondo, un prato dove potranno tenersi concerti o happening ed infine l’Abbazia vera e propria, pulita e ristrutturata in questi mesi.