Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Posto da pm a Treviso, nessuno risponde al bando
Dalla Costa (procuratore capo): «Siamo già in emergenza». E a ottobre lascia un altro magistrato
TREVISO È andato deserto il bando per la copertura di un posto da sostituto procuratore a Treviso. E il sottotitolo è chiaro: nessuno vuole venire in una procura che ormai da anni lavora pesantemente sotto organico e sulla quale è piombata anche la maxi-inchiesta di Veneto Banca.
Il bando aperto dal ministero e chiuso il 20 luglio, è infatti andato deserto e quindi non ci saranno nuovi arrivi al terzo piano del palazzo di giustizia. Mentre invece si preannunciano partenze, visto che uno degli 8 sostituti in servizio, su un organico di 12, ha chiesto il trasferimento e dovrebbe lasciare Roma. Una notizia arrivata negli stessi giorni nei quali, era partita l’ennesima richiesta di rinforzi. Ma come risposta, Treviso si è vista portare via il funzionario.
Ora anche il bando andato deserto a confermare come, la procura trevigiana, un tempo ambita, oggi sia ritenuta tra le sedi meno «appetibili» dai magistrati: «È chiaro che anche il fatto di avere tutti questi posti scoperti, diventa motivo per non scegliergliela. Perché è evidente che qui li aspetta un lavoro maggiore rispetto ad altre procure d’Italia – commenta Dalla Costa -. Noi continueremo a far fronte a tutte le esigenze, ma le difficoltà sono molte e quotidiane».
Proprio ieri il ministro Andrea Orlando ha incontrato alcuni parlamentari dei 5 Stelle che annunciano: «Ci è stato assicurato l’arrivo di cinque magistrati (due pm e tre giudici previsti nei nuovi organici) per la procura di Treviso, inoltre entro novembre entrerà in servizio nuovo personale amministrativo». Ma l’umore a Treviso non cambia: «Sì certo il Ministero ha potenziato gli organici – conclude il procuratore -, mai tempi sono troppo lunghi per le nostre esigenze».