Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Scivola in gita e cade nella scarpata commessa muore davanti all’amico

Tragedia in val Canzoi. La donna, di Feltre, ha messo un piede in fallo. Inutili i soccorsi

- Andrea Zucco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CESIOMAGGI­ORE Scivola dal sentiero per una cinquantin­a di metri e muore per i traumi riportati. Tragedia in val Canzoi, ieri mattina: Serena Zanella, 45 enne di Feltre, ha perso la vita durante un’escursione con un amico. L’incidente è avvenuto intorno alle 8. Durante un giro in val Canzoi, la donna aveva inforcato insieme al cane e all’amico una traccia di cacciatori in val Slavinaz. Nei pressi di un ponticello chiamato «Scalette» dagli escursioni­sti, ha messo il piede in fallo ed è scivolata. La 45enne ha iniziato a ruzzolare lungo una scarpata laterale, lontano dagli occhi increduli dell’amico. Così, non sentendo più alcuna risposta dalla Zanella, l’uomo è corso a cercare una zona con copertura telefonica (in val Canzoi sono molti i punti in cui il cellulare non riesce ad agganciare alcuna cella), per lanciare l’allarme.

Una corsa disperata verso valle con il telefono in mano e senza zaino, nel tentativo di accorciare i tempi. Gli operatori del Suem 118 hanno inviato sul posto l’elicottero di Treviso Emergenza con a bordo una squadra del Soccorso alpino di Feltre. I soccorrito­ri sono stati trasportat­i in val Canzoi e sono sbarcati a monte del luogo indicato dall’amico della vittima. I volontari del Soccorso alpino sono scesi fino al sentiero dal quale era scivolata la sfortunata escursioni­sta e lungo la traccia usata dai cacciatori hanno trovato gli zaini dei due amici. Una cinquantin­a di metri più in basso c’era il corpo esanime della donna. I volontari sono scesi lungo il pendio e si sono avvicinati al punto in cui si era arrestata la caduta della Zanella. Capendo la gravità della situazione, hanno iniziato subito a praticare le manovre di rianimazio­ne, portate poi avanti dal personale medico dell’eliambulan­za. Un disperato tentativo che purtroppo non è andato a buon fine. Per la donna non c’era già più alcuna speranza.

Il personale medico ha constatato il decesso, causato da gravi traumi. Sul posto i carabinier­i di Santa Giustina. Ottenuto il nullaosta dalla magistratu­ra, la salma è stata ricomposta e recuperata con un verricello di 40 metri. L’elicottero l’ha riportata in Val Canzoi e l’ha affidato al carro funebre, per il trasporto all’obitorio di Feltre. La vittima, originaria di Cesiomaggi­ore, da una decina d’anni lavorava come commessa in un negozio di abbigliame­nto del centro di Feltre. Appassiona­ta di montagna ed esperta escursioni­sta, portava spesso con sé gli amici e l’amato cane, che l’ha accompagna­ta anche ieri, per l’ultimo giro tra i boschi della val Canzoi e della val Slavinaz. «Sulla montagna — aveva scritto la donna sul suo profilo Facebook, citando l’alpinista Emilio Comici — sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirci buoni e il sollievo di dimenticar­e le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo».

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(foto Zanfron) La vittima Serena Zanella, 45 enne di Feltre, faceva la commessa in centro

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