Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Scivola in gita e cade nella scarpata commessa muore davanti all’amico
Tragedia in val Canzoi. La donna, di Feltre, ha messo un piede in fallo. Inutili i soccorsi
CESIOMAGGIORE Scivola dal sentiero per una cinquantina di metri e muore per i traumi riportati. Tragedia in val Canzoi, ieri mattina: Serena Zanella, 45 enne di Feltre, ha perso la vita durante un’escursione con un amico. L’incidente è avvenuto intorno alle 8. Durante un giro in val Canzoi, la donna aveva inforcato insieme al cane e all’amico una traccia di cacciatori in val Slavinaz. Nei pressi di un ponticello chiamato «Scalette» dagli escursionisti, ha messo il piede in fallo ed è scivolata. La 45enne ha iniziato a ruzzolare lungo una scarpata laterale, lontano dagli occhi increduli dell’amico. Così, non sentendo più alcuna risposta dalla Zanella, l’uomo è corso a cercare una zona con copertura telefonica (in val Canzoi sono molti i punti in cui il cellulare non riesce ad agganciare alcuna cella), per lanciare l’allarme.
Una corsa disperata verso valle con il telefono in mano e senza zaino, nel tentativo di accorciare i tempi. Gli operatori del Suem 118 hanno inviato sul posto l’elicottero di Treviso Emergenza con a bordo una squadra del Soccorso alpino di Feltre. I soccorritori sono stati trasportati in val Canzoi e sono sbarcati a monte del luogo indicato dall’amico della vittima. I volontari del Soccorso alpino sono scesi fino al sentiero dal quale era scivolata la sfortunata escursionista e lungo la traccia usata dai cacciatori hanno trovato gli zaini dei due amici. Una cinquantina di metri più in basso c’era il corpo esanime della donna. I volontari sono scesi lungo il pendio e si sono avvicinati al punto in cui si era arrestata la caduta della Zanella. Capendo la gravità della situazione, hanno iniziato subito a praticare le manovre di rianimazione, portate poi avanti dal personale medico dell’eliambulanza. Un disperato tentativo che purtroppo non è andato a buon fine. Per la donna non c’era già più alcuna speranza.
Il personale medico ha constatato il decesso, causato da gravi traumi. Sul posto i carabinieri di Santa Giustina. Ottenuto il nullaosta dalla magistratura, la salma è stata ricomposta e recuperata con un verricello di 40 metri. L’elicottero l’ha riportata in Val Canzoi e l’ha affidato al carro funebre, per il trasporto all’obitorio di Feltre. La vittima, originaria di Cesiomaggiore, da una decina d’anni lavorava come commessa in un negozio di abbigliamento del centro di Feltre. Appassionata di montagna ed esperta escursionista, portava spesso con sé gli amici e l’amato cane, che l’ha accompagnata anche ieri, per l’ultimo giro tra i boschi della val Canzoi e della val Slavinaz. «Sulla montagna — aveva scritto la donna sul suo profilo Facebook, citando l’alpinista Emilio Comici — sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirci buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo».