Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Confindustria, firmato il protocollo di «Elite» Le prime tre adesioni
BELLUNO Firmato ieri da Confindustria Belluno Dolomiti, prima associazione territoriale italiana, il protocollo del programma «Elite«, dedicato alle imprese ad alto potenziale di crescita nato nel 2012 su iniziativa di Borsa Italiana e Confindustria. Nel programma, che agevola l’accesso al credito e alle varie forme di funding per le piccole e medie imprese che abbiano almeno 10 milioni di fatturato o prospettive di crescita del 15% annuo, erano già entrate un anno fa Sinteco (automazioni) e Costan (refrigerazione), mentre è imminente l’ingresso di Technowrapp (imballaggi industriali). L’evento di Belluno è il primo appuntamento delro ad show E liteConfindustria, che attua l’ accordo nazionale per cui le società aderenti alle associazioni di Confindustria possano, passando la selezione di Elite, aderire a condizioni agevolate. In Elite trovano posto oltre 600 aziende di 25 Paesi, in rappresentanza di 36 settori, che generano oltre 50 miliardi di euro di ricavi aggregati per oltre 215mila posti di lavoro in tutta Europa e non solo. Lo scopo del programma è accompagnare la crescita delle imprese più promettenti, mettendole in contatto tra loro. (A.Zuc.)
BUDAPEST Piangono, piangono tutti. Il fratello Alessandro, papà Roberto e mamma Cinzia. Si abbracciano, si mettono le mani fra i capelli, piangono di gioia perché non ci credono. Federica è di nuovo lassù, è di nuovo in cima al mondo. Federica Pellegrini strabilia tutti con un oro, l’ennesimo nei 200 stile libero di una carriera leggendaria. La sua gara, quella dove ha vinto più di qualsiasi altra atleta al mondo nella storia. Come l’Araba fenice, rinasce quando nessuno ci credeva più, compie un’impresa clamorosa e poi annuncia il ritiro. Strabilia il mondo, conquista la medaglia d’oro nei 200 stile libero ai Mondiali di Budapest e poi dice basta.
È la settima medaglia consecutiva a un Mondiale, voleva chiudere da vincente e lo ha fatto. La sua gara è da cornice, con una rimonta che manda in tilt l’americana Kathie Ledecky, la grande favorita della vigilia. E dire che la campionessa veneziana, quarta al termine dell’ultima virata, sembrava quasi fuori dalla zona medaglia prima dell’ultima vasca straordinaria. La Pellegrini chiude in 1’54”73, precedendo la statunitensee l’australiana Mckeon in 1’55”18 e la russa Popova in 1’55”26.
«Non so cosa è successo - le prime dichiarazioni a caldo ai microfoni Rai della campionessa veneziana di Spinea - devo ancora rendermene conto. Non pensavo che fosse possibile, penso di aver fatto una gara precisa al millimetro. Non lo so, onestamente nella mia testa volevo la medaglia, mai avrei pensato di poter vincere questa gara. Ho interrotto l’imbattibilità di Ledecky, ma al di là di questo, questi sono i miei ultimi 200 stile libero».Tutti spiazzati per la seconda volta.
Glielo chiedono ancora, lei conferma, anche se più tardi lascia un margine d’incertezza. «Nella vita mai dire mai - evidenzia - Penso che questi saranno gli ultimi miei anni di alto livello internazionale, continuerò a nuotare, ma penso che sarà la mia ultima gara sui 200. Adesso posso dire di essere in pace».
Mamma Cinzia piange, ha la voce rotta dall’emozione. «Ha detto che lascia i 200? Non lo sapevo - spiega raggiunta in tribuna a Budapest - ma conoscendola lo immaginavo. Avevo capito che