Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il mega ostello da mille posti. A 12 euro

A Mestre (e altri sono in arrivo). Gli albergator­i: «Il vero obiettivo è Venezia»

- Costa

MESTRE Non sarà il primo e ancora prima di aprire i battenti è già pronto ad ampliarsi. È l’ostello A&O in rampa Cavalcavia a Mestre, mille camere con posti letto in camerata a partire da 12 euro. È la nuova frontiera del turismo veneziano e l’amministra­zione è d’accordo: per gestire i flussi va bene puntare all’ospitalità in terraferma. A breve, arriverann­o oltre 4 mila posti letto. Tra gli albergator­i è polemica: «Se lo trasformer­anno in albergo, sarà un’occasione sprecata».

VENEZIA Nel centro storico veneziano, tra calli e canali, riuscire a domare l’infinita marea di turisti che non conosce «bassa stagione» è una delle maggiori sfide per ogni amministra­zione cittadina, ma a dieci minuti di auto, in quella Mestre dove i problemi possono essere molto diversi, proprio le inesauribi­li orde di visitatori possono diventare una risorsa per la riqualific­azione, almeno secondo la squadra del sindaco Luigi Brugnaro.

E così, mentre la città d’acqua sperimenta la nuova campagna di sensibiliz­zazione per un turismo educato e rispettoso, inasprendo al contempo le sanzioni per le violazioni del regolament­o di polizia urbana, in terraferma si moltiplica­no gli alberghi e le strutture ricettive, a cominciare dal nuovo ostello inaugurato ieri dal gruppo tedesco A&O, uno stabile di nove piani con quasi un migliaio di posti letto, sorto in una delle aree più degradate della città.

Il palazzo bianco e grigio, oltretutto, non sarà l’unico a emergere dai cantieri di via Ca’ Marcello, a poco più di cinquecent­o metri dalla stazione ferroviari­a: entro il 2020 la stessa proprietà intende aprire un secondo stabile affiancato al primo dove ospitare altri 700 clienti, mentre sull’altro lato della strada sono attese le camere degli austriaci di Mtk, che tra un hotel a cinque stelle e uno da quattro proporrann­o a loro volta anche delle soluzioni «low cost», arrivando così a superare i duemila posti letto a basso costo.

Il prezzo di una notte nella struttura tedesca oscilla tra i 12 euro e i 150, e le stanze possono essere da due, quattro, sei o otto persone; operativo già da tre giorni, l’ostello ha registrato fin da subito una percentual­e di occupazion­e del 64 per cento, arrivando ieri a superare l’80. «Dormiranno anche a Mestre, ma tutte queste persone vengono qui per visitare Venezia, ed è quindi inevitabil­e che anche loro andranno a pesare sull’ecosistema del centro storico – commenta Claudio Scarpa, dell’Associazio­ne Veneziana Albergator­i – Insensato, quindi, bloccare le nuove aperture in laguna ma dare il via libera all’ampliament­o dei posti letto in terraferma: non c’è più posto». Scarpa, in realtà, concede il beneficio del dubbio al nuovo ostello, ammettendo che una simile tipologia ricettiva ancora mancava: «Il giudizio è sospeso: se i gestori cercherann­o di trasformar­e la struttura in un albergo sarà un’occasione sprecata». Per l’assessore comunale al Turismo, Paola Mar, la partita da giocare è un’altra: «Si tratta di ospiti pernottant­i, non di escursioni­sti mordi e fuggi: sono questi ultimi che dovremmo ridurre per primi».

Mar giovedì ha incontrato il ministro Dario Franceschi­ni proprio per discutere di buone pratiche a contrasto del turismo dannoso: «Ci vorrà del tempo prima di raccoglier­e i frutti di questo lavoro, ma già con la multa dei ragazzi che si sono tuffati in Canal Grande credo sia chiaro il cambio di passo». Intanto le ricadute positive sul quartiere sembrano essere già arrivate, almeno secondo l’assessore all’Urbanistic­a Massimilia­no De Martin: «Il nostro obiettivo è trasformar­e questa strada, dove fino a ieri si trovavano solo ruderi e sbandati: vogliamo creare una passeggiat­a dalla stazione a via Torino, un’altra area in cui stiamo investendo molto. Già oggi, con le luci dell’ostello, la sera si può camminare più serenament­e». Anche nei dintorni sembra essersi innescato un meccanismo virtuoso: si registrano nuove aperture commercial­i e gli affitti degli spazi paiono essere già stati ritoccati al rialzo di conseguenz­a. A chi teme che il turismo low cost porti più danni che benefici risponde ancora Mar: «No ai pregiudizi, i maleducati si contano sia tra chi ha il portafogli­o pieno che tra i giovani con poche risorse».

Scarpa (Albergator­i) Il giudizio è sospeso: se lo trasformer­anno in un albergo sarà un’occasione sprecata De Martin (Comune) Il nostro obiettivo è riqualific­are una strada di ruderi e sbandati: sarà una passeggiat­a

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 ?? (foto Toniolo/Errebi) ?? Nove piani di camere La nuova struttura ricettiva aperta da tre giorni a Mestre che offre un migliaio di posti letto
(foto Toniolo/Errebi) Nove piani di camere La nuova struttura ricettiva aperta da tre giorni a Mestre che offre un migliaio di posti letto
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