Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il professor Caldo: «Lo amo, è vita»
SAN DONÀ DI PIAVE (TREVISO) «Sono caldo di nome e di fatto». Il professor Claudio, Caldo di cognome, vive a San Donà ed è un insegnante in pensione. Ha un alto tasso di ironia. «Non ha idea, dopo tanti anni di battute si impara a scherzarci sopra», ride di gusto.
Professor Caldo ma almeno - perdoni la ripetizione - il caldo le piace?
«Tantissimo, il caldo è vita. Non temo il caldo. Tutt’altro. Lo adoro, non ha nemmeno idea di quanto me la stia godendo in questi giorni, me la passo davvero bene tra passeggiate al mare ma anche in città. Sto proprio sotto il sole: sto trascorrendo giornate a dir poco meravigliose».
Davvero passeggia sotto il sole?
«Il caldo, come le dicevo, non mi spaventa nemmeno un po’: nemmeno indosso un copricapo come fanno tutti d’estate. Non mi serve. Con il caldo io rinasco (ride ancora)».
Caldo, il suo nome, lo ammette, è un po’ insolito...
«Macché, qui c’è pieno di “Caldi” come me e poi a me piace, come le dicevo amo tantissimo le alte temperature e l’estate: è la stagione più bella dell’anno».
Cosa le piace del caldo?
«Tutto, non c’è nulla che non mi piaccia, il caldo dà vita a tutto, anche noi esseri umani appena nati ricerchiamo e amiamo, da subito, il tepore. Ora non sto scherzando, ci pensi bene: tepore e calore danno davvero vita a tutto ciò che ci circonda».
È il ciclo delle stagioni...
«Si va bene ma ci pensi, quando fa freddo si ferma ogni cosa, il freddo uccide tutto. La natura si ritrae, tutto tace. A settembre, quando le temperature iniziano ad abbassarsi, scorgiamo subito i cambiamenti, i colori si incupiscono, gli alberi smettono di produrre, i campi si inaridiscono e, come detto, tutto si ferma ... finché non torna di nuovo il caldo e l’estate».
Professor Caldo, come si prepara ad affrontare i 40 e passa gradi di «Lucifero»?
«Me li godrò passeggiando, possibilmente in riva al mare, sotto il sole cocente». (g.b.)