Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Simioni, il manager veneto scelto per salvare Roma

- Di Gloria Bertasi

Dagli aeroporti veneti ai bus di Roma. Il trevigiano Paolo Simioni ha accettato la sfida della giunta 5S: risanare Atac a rischio crac. A volerlo l’assessore, trevigiano anche lui, Massimo Coloban.

Ha un compito di quelli improbi, per molti «un’impresa di Ercole»: risanare Atac, la società del trasporto pubblico di Roma, nota per i disservizi ma soprattutt­o per un rosso nel bilancio da 1,38 miliardi di euro che la mettono nella lista nera delle aziende a rischio crac. Lunedì, il trevigiano Paolo Simioni (nato a Valdobbiad­ene il 19 dicembre 1960 e laureato in ingegneria civile a Padova nel 1984 con il massimo dei voti) è il numero 1 di Atac.

Pochi in Veneto ne parlano apertament­e, eppure Simioni è un profession­ista noto e apprezzato. Per sedici anni, è stato il numero 2, come amministra­tore delegato, di Save, la società degli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona. Ma, appunto, sono poche le felicitazi­oni. Sarà perché davanti a lui si trova, appunto, un compito immane : salvare Atac dal fallimento. O, forse, perché, a marzo dell’anno scorso, la rottura con Save (si mormora) fu brusca: «Ci fu un patatrac» dice più di qualcuno a microfoni rigorosame­nte spenti.

Qualche telegramma di congratula­zioni dal Veneto è partito alla volta di Roma e l’ex sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo dice: «Ho un buon ricordo dell’ingegner Simioni, l’ho conosciuto con l’acquisizio­ne del Canova (lo scalo della Marca, ndr): un profession­ista molto competente, gli faccio i migliori auguri per il nuovo incarico».

Fino al 28 luglio, Atac era guidata dal direttore generale Bruno Rota, che ha rassegnato le dimissioni sette giorni fa per dissidi con l’amministra­zione. «L’azienda è sull’orlo del crack», aveva detto Rota provocando l’ira dei 5 Stelle. Pochi giorni dopo, la nomina del nuovo presidente e ad Simioni, a cui ieri la giunta di Virginia Raggi ha affiancato un consiglio di amministra­zione di tre componenti. In Campidogli­o, il gossip narra che sia stato l’assessore alle Partecipat­e Massimo Colomban, trevigiano di Santa Maria di Piave e fondatore della multinazio­nale edile Permasteel­isa chiamato in Campidogli­o lo scorso settembre, a volerlo alla guida di Atac.

A Roma, già infuocano le polemiche in seno all’opposizion­e in Comune ma anche nel M5S non mancano i mal di pancia per la nomina di un uomo del nord. In realtà, i malumori sono iniziati a novembre quando l’ex ad di Save è stato scelto per riorganizz­are le società Acea, Ama e Atac e per coordinare un tavolo di lavoro che non si sarebbe mai riunito. Ma Raggi rispedisce al mittente le critiche: «Ora si cambia registro. Sono intervenut­a personalme­nte per mettere fine alle polemiche, d’ora in poi non si tollerano deviazioni rispetto alla linea che ho tracciato».

Polemiche e pettegolez­zi a parte, Simioni vanta un curriculum di tutto rispetto. Prima di approdare in Save engineerin­g nel 2000, ha lavorato nel gruppo edile Basso. Nel 2006 è diventato ad di Save, ha guidato l’acquisizio­ne degli aeroporti di Treviso e di Verona e il «patatrac» nei rapporti con il presidente di Save Enrico Marchi sarebbe dovuto a una diversa visione sullo sviluppo dello scaligero Catullo, di cui l’ingegnere era amministra­tore. Simioni è stato membro del cda di Vtp, la società delle crociere di Venezia e dal 2002 al 2015 è stato ad di Centostazi­oni, società nata dalla partnershi­p di Save e Gruppo ferrovie dello stato per valorizzar­e 103 stazioni ferroviari­e.

Di fronte a un curriculum così ricco, la giunta Raggi non nutre dubbi: Simioni è l’uomo giusto per Atac. «Nel ultimi sedici anni, in qualità di amministra­tore delegato – si legge in una nota del Campidogli­o ha acquisito un’importante esperienza nella gestione di aziende operanti nel settore dei trasporti e in quello della riqualific­azione, valorizzaz­ione commercial­e di infrastrut­ture di mobilità e nel retail».

Quale sarà la ricetta di Simioni per risanare la società non è ancora noto ma ieri ne è stato nominato il cda. E qui un’altra sorpresa: a fianco dell’ad-presidente ci saranno Angela Sansonetti e un altro veneto: Cristiano Ceresatto, preposto al controllo di Ascopiave fino al 2015 e oggi capostaff di Colomban.

 ??  ?? Gli anni in Save Paolo Simioni (a destra) insieme al presidente Enrico Marchi (a sinistra)
Gli anni in Save Paolo Simioni (a destra) insieme al presidente Enrico Marchi (a sinistra)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy