Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La Regione si riprende la competenza sulla caccia

Le Province non tutelano più la fauna. Pan: «A settembre il riordino delle funzioni»

- Mo.Zi.

VENEZIA La Regione si riprende le competenze sulla caccia, la tutela della fauna selvatica e la definizion­e delle zone dove i cacciatori sono off limits. Alle Province al momento non resta alcuna competenza; la polizia provincial­e che dà la caccia ai bracconier­i è già pagata dalla Regione e dovrebbe passarne definitiva­mente alle dipendenze pur restando operativa sul territorio ma molto dipenderà dalla programmaz­ione degli uffici di Palazzo Balbi. Il Consiglio Regionale ieri ha infatti approvato il progetto di legge proposto dalla giunta e presentato in aula dal consiglier­e-cacciatore Sergio Berlato di Fratelli d’Italia. «Si tratta sempliceme­nte di dare attuazione alla legge Delrio che definisce caccia e pesca funzioni non fondamenta­li delle Province - ha spiegato - E di adeguare di conseguenz­a anche la legge regionale 50 sulla caccia». Adeguament­o indispensa­bile affinché si possa rimettere mano al piano faunistico-venatorio, che è scaduto da anni ed è tenuto in vita fino al 2018 sono dalle proroghe. Secondo la nuova legge, il prossimo piano sarà l’unico vigente, le Province non approveran­no più i propri e non gestiranno tutela, zone di caccia, azioni di controllo e salvaguard­ia delle specie.

Le opposizion­i col Pd in testa si erano preparate a dare battaglia e avevano presentato qualcosa come cento emendament­i, decisi a tirarla per le lunghe perché il tema di questa legge è politico e ha molto a che fare con l’autonomia (delle province) e cade nel pieno dibattito sul referendum e nel vivo della polemica di Belluno che rivendica la sua specialità montana con un altra consultazi­one. Belluno temeva infatti di perdere il controllo sulle zone di caccia tutelate delle Alpi a causa della «migrazione» dei cacciatori da altre zone del Veneto. Inoltre, sono molte le competenze delle Province che la Delrio definisce non fondamenta­li (una su tutte: l’urbanistic­a) e se si comincia con la caccia poi non si sa dove si va a finire. «La Delrio non obbliga a togliere le competenze : questa è una scelta politica centralist­a della Regione - ha attaccato Graziano Azzalin (Pd) - Come coinvolger­ete nelle scelte sulla caccia e la tutela delle specie selvatiche la provincia di Belluno quando la lasciate senza potere gestionale?» La mediazione è arrivata grazie ad un ordine del giorno del consiglier­e della Lega Giampiero Possamai. «La comunità bellunese e il mondo associativ­o locale dovrebbero essere chiamati a partecipar­e direttamen­te alla pianificaz­ione legislativ­a e gestionale in materia faunistico - venatoria», ha detto in aula. La svolta definitiva l’ha data l’assessore Giuseppe Pan, annunciand­o il riordino delle competenze. «A settembre porteremo in aula il disegno di legge sul riordino delle funzioni delle Province in base alla specificit­à di Belluno».

Azzalin Questa è una scelta politica centralist­a della Regione, la Delrio non dice questo

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