Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Pestata da mio marito». Ma lui contrattacca: «È lei a picchiarmi»
Denunce e referti medici, in tribunale la guerra fra giovani coniugi
ODERZO Allontanato dalla casa familiare perché avrebbe maltrattato la moglie per oltre un anno, si difende: «È lei che mi picchia, dopo il parto ha avuto una brutta depressione e ora ha problemi psicologici». L’uomo, 37 anni, assistito dall’avvocato Cristiano Biadene si è difeso così ieri, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Bruno Casciarri, che gli ha imposto il divieto di avvicinarsi alla moglie e l’allontanamento dalla loro casa.
È una vicenda singolare quella che si consuma a Oderzo, in una giovane coppia prima felice. Finché qualcosa si è incrinato, proprio quando i due sono diventati genitori. Prima le liti, e ora lei che accusa il compagno e lui, a sua volta, che accusa lei. A carico dell’uomo ci sono le denunce della donna, che in un anno avrebbe più volte chiamato i carabinieri accusandolo di maltrattamenti. Botte e insulti. Costringendo la donna anche a dormire all’aperto, perché più volte l’avrebbe chiusa fuori casa. Liti continue tra i due, che avrebbero prodotto nella donna un grave stato di ansia e paura. E poi le botte, riscontrate dai medici nel certificato che la moglie ha depositato agli atti. Per questo, dopo l’ennesima denuncia e la nuova corsa dei carabinieri a casa loro, è scattata la richiesta della procura di una misura cautelare nei confronti del marito. Il giudice l’ha accolta e ne ha disposto l’allontanamento e il divieto di avvicinarsi alla donna e ai luoghi da lei frequentati. Ieri per il 37enne c’è stato l’interrogatorio di garanzia davanti al gip e lì è avvenuto il colpo di scena. Con l’uomo che ha chiesto aiuto al giudice: «È lei che mi picchia, da quando ha avuto il bambino sta male. Ha problemi psicologici, non sono io che la maltratto ma è il contrario».
A conferma delle sue dichiarazioni, anche il 37enne ha depositato al giudice un certificato attestante le lesioni riportate, a suo dire, durante una lite con la moglie. Al termine dell’interrogatorio il giudice si è riservato di valutare un’eventuale modifica della misura cautelare.