Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Travolto da un’auto mentre passeggia con il cane

Mansueto Venz, 56 anni, era tornato dalla Svizzera. L’investitor­e: «Non l’ho visto»

- A Zu.

Travolto da un’auto durante una passeggiat­a serale con il cane: è morto così Mansueto Venz, 56 anni, spirato all’ospedale di Feltre un’ora dopo l’incidente. L’uomo, originario di Sospirolo ma emigrato molti anni fa per la Svizzera, era tornato da qualche tempo in Italia per stare vicino all’anziana madre, che abita a Cesiomaggi­ore. L’incidente è avvenuto intorno alle 21 di lunedì, tra la frazione di Can e quella di Cesiominor­e. L’uomo stava passeggian­do con il cane, quando un’auto lo ha colpito buttando a terra lui e il palo di un cartello a bordo strada. L’automobili­sta, però, non si è fermato. Ha proseguito la sua corsa verso Cesiominor­e sparendo nel nulla. A chiamare i soccorsi è stato un passante, che ha notato il ferito a terra, con il cane vicino. Sul posto, i sanitari del Suem 118, che hanno capito di non essere di fronte a un caso di malore come inizialmen­te ipotizzato, bensì di un investimen­to da parte di un pirata della strada. Sul posto sono arrivati i carabinier­i di Santa Giustina e Mel per i rilievi e un giovane di Santa Giustina si è avvicinato ai militari. Era l’investitor­e, accompagna­to da un parente, che ha ammesso le proprie responsabi­lità: era stato lui a urtare Venz, ma diceva di non essersene accorto e di aver pensato a un urto con un oggetto o un animale. In effetti, si è appurato più tardi, la sua auto era evidenteme­nte danneggiat­a. Dall’ incidente era passata qualche decina di minuti, e non è escluso che il conducente si fosse allontanat­o in preda al panico. Venz intanto lottava tra la vita e la morte all’ospedale di Feltre. Il decesso è avvenuto intorno alle 22.15 proprio al “Santa Maria del Prato”. Il pirata è indagato per omicidio stradale.

Più leggero il bilancio della disavventu­ra di una famiglia svizzera rimasta bloccata lungo la Ferrata Strobel alla Punta Fiames, sul Pomagagnon. Padre di 51 anni, madre di 48 e i due figli dodicenni, arrivati all’attacco del percorso attrezzato, non avevano visto il cavo ed erano andati avanti sulla cengia fino a bloccarsi tra rocce e mughi. Due volontari del Soccorso alpino di Cortina sono stati elitraspor­tati in quota e sbarcati con un verricello di 70 metri, utilizzato poi per il recupero dei 4 illesi.

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Via S. Lucia Il luogo dell’incidente

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