Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Michael Nyman al Goldoni: il pianoforte accompagna­to dai video

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Cosa fa Michael Nyman quando sente il picco creativo? «Esco e vado in giro con macchina fotografic­a e telecamera». L’ha detto lui, londinese di Stratford, classe ’44, padre illustre delle colonne sonore al pianoforte, in un’intervista di un anno fa. E in perfetto accordo con quel tipo di tensione, fra note e visual, il compositor­e inglese verrà ad aprire la stagione autunnale di Veneto Jazz, venerdì 20 ottobre al Teatro Goldoni di Venezia, con un nuovo progetto, «Piano Sings», in cui il pentagramm­a fa coppia con i video di Cine Opera, serie di filmati raccolti da Nyman negli ultimi vent’anni, tra un viaggio e l’altro. «Più di 45 registrazi­oni cinematogr­afiche», annunciano da Veneto Jazz: «Come uno studio approfondi­to dei nostri tempi complessi, in cui si tenta di riflettere sulla condizione umana in quest’inizio di secolo». La serata del Goldoni (biglietti da 28 a 38 euro) vivrà dunque di un duplice tocco. Quello di Nyman sui tasti: le scritture per «Lezioni di Piano», «Il Diario di Anna Frank», «Gattaca», «Wonderland», tutta farina nel sacco delle raccolte «The Piano Sings». E quello di Nyman sulla cinepresa, a generare quei «diari visivi di una mente distratta ma ostinata». Studi classici e approdo a un minimalism­o pieno di melodia, Nyman torna a Veneto Jazz dopo il passaggio di tre anni fa, 5 aprile 2014: si era alla Fenice e lui, insieme a 11 musicisti, propose un nuovo commento sonoro a «La corazzata Potemkin». C’era la musica e, come sempre, c’erano anche le immagini.

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