Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Project lenti, l’accusa dei 5 Stelle «Rischio penali»

Infrastrut­ture, M5s all’attacco: «Manca chiarezza»

- di Gian Maria Collicelli

Di fronte allo stallo della commission­e di revisione dei project financing, il Movimento cinque stelle passa all’attacco. «La Regione deve fare chiarezza, rischiamo un’altra Pedemontan­a».

VICENZA «La Regione deve fare chiarezza perché non vogliamo rischiare un’altra Pedemontan­a». Di fronte allo stallo della commission­e di revisione dei project financing, il Movimento cinque stelle passa all’attacco. E la tesi, in sostanza, è chiara: «Sembra che si vogliano tener in vita opere morte - dichiara il consiglier­e regionale pentastell­ato e membro della commission­e Infrastrut­ture di Palazzo Balbi, Manuel Brusco - ma il pericolo è di trovarsi sul groppone altri costi in futuro». E dunque la richiesta è quella di «decidere in breve tempo», per non far lievitare il capitolo dei costi. Il riferiment­o è a quelle 9 opere previste in project financing negli anni scorsi e che sarebbero di fatto l’oggetto del lavoro della commission­e speciale istituita nel 2015 - con una delle prime leggi del secondo mandato del governator­e Luca Zaia - proprio per rivederne scopi, modalità, risorse disponibil­i e decidere cosa mantenere e cosa no.

Delle 9 nuove infrastrut­ture previste in Veneto, per una spesa complessiv­a di circa 7 miliardi, 6 hanno ricevuto il timbro della «dichiarazi­one di interesse pubblico» (ovvero l’autostrada regionale NogaraMare, il nuovo sistema delle tangenzial­i venete, il grande raccordo anulare di Padova, la Via del mare, il passante Alpe Adria e la superstrad­a Valsugana) e altre tre invece ne sono prive. Ma è su quello che avrebbe dovuto decidere la commission­e che s’innesta la polemica politica. E in questo caso il condiziona­le è d’obbligo visto che, ad eccezione di alcuni approfondi­menti sulla Nogara-Mare e sulla Via del Mare, l’attività dei commissari è ferma: «La commission­e non è più andata avanti - fanno sapere dalla Giunta regionale - visto che i progetti stessi non sono più avanzati». Insomma, buio pesto. E così il Movimento cinque stelle, assieme alla rete di comitati veneti e al Covepa (Comitato veneto pedemontan­a alternativ­a) chiede di fare luce. «Abbiamo chiesto più volte negli ultimi mesi alla Giunta di farci sapere l’andamento del lavoro della commission­e - afferma Brusco - ma solo di recente l’assessore alle Infrastrut­ture (Elisabetta De Berti, ndr) ci ha risposto che ad oggi non è stato deciso nulla, si sta ancora lavorando. Secondo noi il meccanismo serve solo a tener vive queste opere».

Il ragionamen­to dei grillini guarda soprattutt­o al futuro: «La Regione - aggiunge il senatore M5S, Enrico Cappellett­i - stabilisca in fretta se intende mantenere i progetti e realizzare le infrastrut­ture o se vuole abbandonar­li, ma si decida, perché in ogni caso i costi per la collettivi­tà ci saranno. I project rischiano di pesare sul bilancio regionale, mentre in caso di abbandono dei piani ci saranno delle penali da pagare e dunque più si va avanti con il tempo e più il conto sale».

Ma al centro dell’attenzione di Cinque stelle e comitati finisce pure la superstrad­a Pedemontan­a veneta, oggetto di un’interrogaz­ione parlamenta­re presentata in Senato da Cappellett­i: «Ho chiesto quali iniziative intenda prendere il Governo per avere una stima oggettiva dei flussi di traffico, visto che finora c’è stato un valzer di numeri impression­ante, con analisi basate sul limite massimo a 130 chilometri all’ora quando in realtà sulla futura arteria non si potranno superare i 110 all’ora. E il conto totale è troppo sbilanciat­o a favore del privato».

Il Covepa, invece, ha puntato i riflettori su due aspetti dell’iter per la realizzazi­one delle pedemontan­a: la valutazion­e di impatto ambientale corredata al progetto definitivo «che non ha ancora ricevuto il timbro del ministero dell’Ambiente - precisano dal comitato - e dunque tutta l’opera si configura sostanzial­mente come abusiva», ma anche l’aspetto - più prettament­e finanziari­o - dell’ emissione dei bond da parte di Sis: «Vorremmo sapere dalla Regione - osservano dal comitato - come sta andando la compravend­ita sul mercato e chi si accollerà le spese di acquisto nel caso l’asta non rispettass­e gli esiti previsti».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy