Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Polesine a 39,2° ma l’afa ha le ore contate
Anziana con le convulsioni in osservazione ad Adria. Temporali dalle Dolomiti, domenica pioggia e fresco
VENEZIA Ancora due giorni di afa ma Lucifero ha le ore contate. Da mercoledì la canicola ha iniziato a raggiungere il picco con temperature stabilmente sopra i 38 gradi. A Galzignano Terme e Montagnana nel Padovano e a Frassinelle Polesine nel Rodigino si è arrivati fino a 39,2 gradi ma l’Usl 5 segnala punte fino a 46 gradi. È la zona più calda del Veneto, dove in 24 ore i sanitari hanno effettuato 243 interventi, il 9% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (223). Soprattutto anziani ammalati, resi più fragili dall’eccessivo calore tra le 77 persone che dalla mezzanotte alle quattro del pomeriggio si sono presentate al pronto soccorso di Rovigo. Ad Adria in caso più grave: è in osservazione intensiva una signora 67 anni già ammalata che è arrivata in ospedale praticamente con le convulsioni. Invece, un ragazzo di 21 anni ha bevuto una bibita ghiacciata dopo essere rimasto molto all’aperto ed è corso all’ospedale con una congestione. I medici lo hanno stabilizzato ed è fuori pericolo. A Padova cinque anziani colti da malore sono ricorsi alle cure del pronto soccorso.
Anche i capoluoghi sono roventi: massime di 37 gradi a Rovigo e Treviso, 36 a Padova e Verona, 35 a Venezia e 34 a Vicenza, valori che oggi scenderanno di qualche decimo a causa di un po’ di vento che porterà via l’umidità. La qualità dell’aria ne ha risentito, le concentrazioni di ozono hanno superato ovunque il tetto dei 180 microgrammi per metro cubo d’aria e giovedì a Treviso è stata superata la soglia di allarme di 240 microgrammi. Da ieri sera nuvole e vento si sono addensati sulle Dolomiti, dove si è sofferto il caldo (quasi) come in città: 32,8 gradi a Santo Stefano di Cadore, 26,6 ad Arabba, 23,2 al Passo Falzarego mentre a Cortina per tre giorni la colonnina del termometro è rimasta stabilmente sopra i 28°. L’anticiclone subtropicale africano è agli sgoccioli e il cambiamento arriva proprio dalla montagna, dove da ieri sera sono attesi temporali che non passeranno inosservati: forti piogge, qualche grandinata, raffiche di vento. È’ l’anticipo di una perturbazione che arriva dall’Atlantico e che rovinerà il giorno festivo: domenica mattina temporali in montagna e su tutta la fascia pedemontana e in pomeriggiosera anche in pianura e fino al litorale, dove al mattino sarà caldissimo. Pioggia e vento di bora porteranno un brusco calo della temperatura. Lunedì tornerà il sole ma senza più afa. (mo.zi.)