Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Confindust­ria Venezia, giochi fatti Zanardo fuori, Marinese presidente

Lo sfidante non tocca il quorum. Le congratula­zioni di Zoppas: «Uno di noi»

- Alberto Zorzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Il primo a parlare ufficialme­nte, con una nota, è stato lo sconfitto, come è tradizione nelle competizio­ni elettorali. «Al nuovo presidente designato auguro sinceramen­te un buon lavoro», ha detto Damaso Zanardo, che il 7 luglio scorso, un po’ a sorpresa, si era buttato nella mischia elettorale di Confindust­ria Venezia-Rovigo con la «missione impossibil­e» di insidiare la marcia trionfale di Vincenzo Marinese, candidato della prima ora che alle spalle aveva due supporter come l’uscente Matteo Zoppas (ora alla guida degli industrial­i veneti) e un predecesso­re come Luigi Brugnaro (oggi sindaco di Venezia). L’attacco è fallito e Zanardo ha solo sfiorato il quorum di 1031 voti, cioè il 20 per cento dell’elettorato «pesato» secondo le dimensioni aziendali.

Numeri ufficiali non ce ne sono, ma il titolare dell’omonima azienda logistica si sarebbe attestato intorno a quota 950, mentre Marinese, amministra­tore delegato della Sirai, impresa attiva nel settore delle bonifiche a Marghera, avrebbe leggerment­e superato i 2 mila voti. Nelle consultazi­oni di queste quattro settimane, che terminavan­o ieri a mezzogiorn­o, i saggi hanno raccolto le indicazion­i di circa il 60 per cento delle imprese.

Senza più alcun rivale, per Marinese il passaggio al consiglio generale è stato una formalità: su 65 presenti, per lui hanno votato in 55 (l’85 per cento), con una fronda di una decina di membri che si è astenuta. Ma Zanardo stesso, prima del consiglio di cui fa parte, ha dichiarato che avrebbe votato per quello che fino a poche ore prima era stato il suo rivale. «Un segno che ho apprezzato, un gesto “da Confindust­ria” - commenta il presidente designato - Qui non si vota contro qualcuno ma per un progetto». Il consiglio generale, su indicazion­e dello stesso Marinese, ha inoltre designato quali vicepresid­enti Fabrizio Trevisiol (Lafert) e Luca Fabbri, dirigente di Fincantier­i. Una nomina, quest’ultima, che sembra una risposta a chi, nei giorni scorsi, sosteneva che Fincantier­i fosse schierata dalla parte di Zanardo. «Ma no - smentisce Marinese si tratta di due persone a cui avevo pensato già dall’inizio, perché credo che il manifattur­iero debba tornare a essere centrale nel nostro sistema e volevo un ruolo importante per Fincantier­i».

Ora, per la nomina definitiva, bisognerà aspettare l’assemblea, che sarà in autunno, forse già a settembre. «Abbiamo tempo per parlare di programmi, a partire ovviamente da quello che ho presentato prima della candidatur­a», continua Marinese. Zanardo, dopo aver ringraziat­o chi l’ha sostenuto («all’inizio erano 101, poi sono triplicati in meno di un mese»), conferma che incalzerà il nuovo presidente. «La non soddisface­nte partecipaz­ione di colleghi ad una scelta così importante è un segnale che deve essere colto da tutti - afferma - Il nostro programma è a disposizio­ne del nuovo presidente: città metropolit­ana, porto, zona franca e zona economica speciale, Industry 4.0, turismo».

«Esprimo soddisfazi­one per la scelta di un imprendito­re che è espression­e della piccola e media impresa e che ben conosce la nostra associazio­ne», afferma il presidente in carica, Gian Michele Gambato. «Oggi ha vinto non un candidato ma Confindust­ria tutta, che si è dimostrata forte e coesa - aggiunta Zoppas - Gli imprendito­ri di Venezia e Rovigo hanno votato compatti per “uno di loro”, cioè “uno di noi”». Da Brugnaro, ça va sans dire, le congratula­zioni sono arrivate con un tweet.

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